La Roma e il pericolo preliminare. Perse 177 presenze in Champions

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Il Corriere della Sera (L.Valdisserri) – Il lotto delle possibili avversarie nel playoff di Champions League (andata il 16-17 agosto e ritorno il 23-24) è quasi completo: Manchester City; Porto; Villarreal; la vincente di Shakhtar Donetsk-Young Boys; la vincente di Ajax-Paok Salonicco; la vincente di Anderlecht-Rostov; Borussia Moenchengladbach; la vincente di Sparta Praga-Steaua Bucarest; la vincente di Fenerbahce-Monaco. Con l’avvertenza che se non si saranno tre miracoli – cioè le sconfitte contemporanee di Shakhtar, Ajax e Anderlecht – la Roma non sarà testa di serie e dovrà affrontare una delle cinque meglio piazzate del ranking Uefa. Sarà un preliminare duro, reso ancora più difficile da un dato statistico: il calciomercato, finora, ha portato via ai giallorossi 177 presenze in Champions League: 67 di Seydou Keita, 54 di Maicon, 38 di Miralem Pjanic e 18 di Lucas Digne. Se Sabatini riuscirà a chiudere nelle prossime ore con Nacho, difensore del Real Madrid, la Roma ne «riprenderà» 15, anche se 4 sono state spezzoni tra 1 e 8 minuti. È chiaro che nessuno può rimpiangere la mancata conferma di Maicon, le cui condizioni fisiche non garantivano più l’autonomia necessaria. E il finale di stagione di Keita, pieno di problemi muscolari, ha reso necessario l’addio di un calciatore che poteva essere ancora utile. Però non c’è dubbio che, per consegnare a Luciano Spalletti una squadra in grado di fare strada anche in Europa, siano necessari innesti di un certo tipo.

La Juventus, per cercare di mettere e mani sulla Champions League e non solo su buoni piazzamenti europei, ha aggiunto le 91 presenze di Dani Alves in Champions, le 38 di Pjanic e le 17 di Benatia. Sono «andate via» le 26 di Morata, ma potrebbero arrivare le 55 di Higuain, Erano solo «voci» di mercato – è vero – ma i primi nomi avvicinati alla Roma erano stati quelli di Vermaelen e Witsel, oltre a quello di Benatia, mentre sono poi arrivati giocatori sicuramente adatti al calcio che vuole proporre Spalletti come Juan Jesus e Mario Rui. Tutti e due, però, a secco di esperienza di Champions. Ecco perché sarebbe necessario – da qui al 16 agosto – rafforzare ancora la squadra, tenendo possibilmente conto anche del profilo internazionale dei nuovi arrivi. Il preliminare di Champions League vale almeno 35 milioni di euro, superare la fase a gironi fa salire la cifra a 50. Non è escluso che possa influire anche l’esito del sorteggio europeo, il 5 agosto: un conto è dover sfidare il Manchester City e un altro il Rostov. I principali club europei, dopo la partenza di Miralem Pjanic per la Juventus, vedono adesso la Roma come una bottega magari cara ma disponibile a vendere. Dopo l’offerta del Borussia Dortmund per Kostas Manolas (30 milioni ai giallorossi e 4 netti al giocatore) è arrivata quella del Chelsea: 32 milioni alla Roma e 4,5 a Manolas. La clausola che garantisce all’Olympiacos il 50% della cessione fino al 31 agosto è finora la miglior difesa per trattenere il greco, che però scalpita. Adem Ljajic, dopo lunga trattativa, ha detto di sì alla proposta del Torino. La Roma ci guadagna circa 7 milioni, Mihajlovic un giocatore di suo gradimento.

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