Kolarov, Nzonzi, Fazio e Zaniolo, mentre gli altri si allenavano sono stati impegnati in vari test: rilievi, scatti, balzi e sudore, al termine dei quali si è avuta una fotografia della loro condizione atletica. E’ stato Di Francesco ad esportare il test Mapei alla Roma dal Sassuolo. Si comincia con la plicometria, la misurazione dell’indice percentuale di grasso, poi si passa al test Mognoni, correre per 6 minuti alla velocità costante di 13,5 chilometri orari e al termine si rileva la frequenza cardiaca e la concentrazione di lattato nel sangue. I giocatori poi sono chiamati a sostenere un test di forza esplosiva e uno di spinta. Infine si indaga su una caratteristica fondamentale per un calciatore, quella di resistere a sforzi intermittenti ad alta intensità. I calciatori scattano per venti mentre in avanti e tornano indietro alla stessa intensità e poi si recupera. Nel corso della stagione questi test vengono effettuati 4-5 volte. Questo è quanto riporta il Corriere dello Sport.