La Roma fa solo brutte figure

Il fondo è stato toccato ieri sera a Plzen. Il risultato in RepubblicaCeca non conta, la figuraccia però resta: la Roma, 3° ko nel gruppo G, riesce a chiudere la fase a gironi inchinandosi pure al Vitkoria. Di Francesco, se la proprietà Usa non deciderà di esonerarlo oggi, deve battere domenica sera il Genoa all’Olimpico per tenersi il posto. A cadere a Plzen è la Roma di Monchi, 10 acquisti in campo dall’inizio. La sconfitta arriva nella ripresa, ma già nel 1° tempo i giallorossi vanno al minimo. Non per colpa del turnover necessario, con vista sul campionato, né della formazione ancora diversa, la ventunesima in 21 partite stagionali. Questione di ritmo, fiacco e monotono. Gli interpreti camminano in campo. Come riporta Il Messaggero, il mal di gol non è della Roma che comunque riesce a far centro quasi in ogni match. In attacco l’unico a salvarsi è Under. Gli altri deludono e di chance ne hanno avute anche troppe, vedi Kluivert e Schick. Il vero problema è solo uno: stanchi i mediani Cristante e Nzonzi, anche i compagni escono di scena: flessione di gruppo. Nelle ultime 9 partite si è sempre incassato almeno 1 gol. I problemi si sono visti anche soprattutto in difesa con Marcano e Santon che si addormentano ed il Viktoria festeggia con il duo Kovarik-Chory. 

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