La Roma di Mourinho

Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Ci sono voluti mesi, come normale che sia, ma finalmente abbiamo la prima vera versione della Roma di Mourinho. Nessun volo pindarico, nessun fuoco d’artificio, ma soltanto una giusta considerazione sul lavoro svolto in questo tempo dallo Special One. Addetti lavori, media e social l’avevano già battezzato come “bollito” per via della sua ultima avventura in Inghilterra. Completamente sbagliato visto che i risultati hanno dato sempre ragione al portoghese. Col Manchester United tre trofei (gli ultimi poi conquistati dai Red Devils) con tanto di Europa League vinta. Dopo il buio più completo. Col Tottenham una finale di Coppa raggiunta, ma non disputata per via di una dirigenza alquanto bizzarra che l’ha esonerato a pochi giorni dalla partita contro il Mancheser City. In campionato? Nel lasso di tempi in cui ha allenato i londinesi ha segnato il quarto punteggio totale alle spalle dei mostri sacri.

Come spesso accade, quindi, la gente è arrivata a una conclusione troppo frettolosa e troppo netta. Il lavoro di Mourinho alla Roma è stato, è e sarà ancora lungo perchè una squadra non si costruisce in poco tempo, ma intanto le basi sono state gettate. Dopo un mercato difficoltoso, per via di vicende improvvise, la stagione è iniziata nel migliore dei modi anche se poco dopo sono spuntate le prime asperità. Una rosa dove non si poteva contare su tutti, giocatori al di sotto delle loro possibilità e qualcuno che non ha mostrato personalità. Da lì, come nel ciclismo, è cominciata una selezione naturale: chi ha meritato la Roma ha avuto i suoi minuti, gli altri fuori tra panchina e mercato.

È proprio gennaio che ha cambiato la Roma e non propriamente grazie agli innesti. Tra giocatori e tecnico, dopo cambi di modulo e prove varie, c’è stato un click. Dopo le partite contro Milan e Juventus (dove i giallorossi erano sopra per 3-1 a 20 dalla fine), la Roma ha tolto la parola sconfitta dal proprio vocabolario di campionato. 10 risultati utili consecutivi e una crescita, tra grinta e compattezza, continua. In pieno stile Mourinho i giocatori non hanno mai mollato riprendendo anche partite che sembravano disperate, oppure hanno demolito con grandi prestazioni Atalanta e Lazio.

È sicuramente un piccolo passo verso la costruzione di qualcosa. La squadra che Mourinho sta plasmando sta prendendo tutte le sue caratteristiche, anche difensive. Ora tutti si sacrificano, tutti aiutano il compagno e tutti fanno un grande gruppo. Ci saranno sicuramente ancora alti e bassi, soprattutto in questa stagione, ma ora la Roma sta finalmente crescendo.

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