La Roma di Fonseca alla prova del 9

Non solo scudetti. Perché nei tre anni nei quali ha trionfato in Ucraina, Fonseca per due volte ha regalato allo Shakhtar anche il miglior attacco del torneo, segnando la bellezza di 210 reti (66, 71 e 73) in 96 gare (media 2,18). Filosofia offensiva che vuole portare anche alla Roma. In quest’ottica, l’acquisto del centravanti e soprattutto dell’esterno offensivo assumono un’importanza fondamentale. Ceduto El Shaarawy e con Dzeko sempre più vicino all’Inter, manca nella rosa un calciatore che possa garantire la doppia cifra nei gol. Nella batteria di esterni del 4-2-3-1, Perotti è un ottimo rigorista ma per contare le reti su azione non servono nemmeno tutte le dita di una mano. Under lo scorso anno è scomparso, Kluivert nelle 29 apparizioni in serie A s’è rivelato più uomo assist che finalizzatore. Per Schick, se resterà, bisognerà capire la collocazione in campo. Quella del gol, deve dunque essere una prerogativa degli acquisti futuri. La possiede Veretout (13 centri in 2 anni) che oltre ad essere un ottimo rigorista, è anche un buon calciatore di punizioni. La prossima settimana la Roma è convinta di assestare l’affondo definitivo per il francese: 20 milioni la valutazione. Ne è provvisto anche il difensore Mancini (domani l’incontro): 5 reti nell’ultima stagione. Feeling con la porta avversaria l’avrebbe certamente il 21enne Bailey ma la trattativa con il Leverkusen appare avere costi proibitivi anche per la difficoltà d’inserire Schick. Potrebbe invece tornare d’attualità il nome di Suso. Non è un goleador ma è una tipologia di calciatore che piace a Fonseca. E promette bene anche la new entry Danjuma (16 reti negli ultimi 24mesi), classe ‘97 del Bruges. Lo riporta Il Messaggero. 

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