La Roma cala il poker per il sorpasso. Spalletti: «Ho sbagliato a tornare»

Corriere della Sera (G.Piacentini) – Ad Edin Dzeko erano bastate due gare senza segnare, e qualche gol di troppo sbagliato nel derby, per tornare ad essere (per la maggior parte dei tifosi) un problema per la Roma. La contestazione a Spalletti per la sostituzione col Pescara e la prestazione contro la Lazio avevano ridato fiato ai suoi detrattori. Invece ieri sera il centravanti bosniaco ha risposto come meglio sa fare alle critiche ed è stato protagonista di una serata di gloria con due gol, che hanno messo in discesa la gara dei giallorossi contro il Milan, e un assist. Con 37 reti stagionali il bosniaco ha battuto il suo precedente record (36), ottenuto nella stagione 2008-09 quando giocava nel Wolfsburg. Quelle in campionato sono invece 27 e gli consentono di riprendersi in solitario la vetta della classifica dei cannonieri, staccando Belotti (fermo a 25) e allungando su Higuain, Icardi e Mertens, tutti a 24. Quella di ieri sera, poi, è stata l’ottava doppietta in una stagione in cui ha all’attivo anche due triplette.

Il centravanti romanista, uscito per crampi a pochi minuti dalla fine, ha chiuso la sua bella serata con l’assist per Stephan El Shaarawy in occasione del gol dell’1-3 che ha tagliato definitivamente le gambe al Milan, appena rientrato in partita. «Penso – le parole del centravanti a fine gara – che non sia mai facile arrivare a San Siro e fare quattro gol al Milan. Siamo stati protagonisti di novanta minuti quasi perfetti, peccato per il gol subìto ma è andata bene lo stesso». Con i due gol ai rossoneri Dzeko ha ottenuto il record assoluto di gol segnati (37) in una stagione. «Sono contento per me, perché so di aver lavorato duro per tutto l’anno, è anche importante per la fiducia che mi dà, anche se io guardo sempre prima al risultato della squadra. A Milano, però, abbiamo fatto bene tutti».

Domenica sera, all’Olimpico, la sfida con Gonzalo Higuain. «Quella contro la Juventus sarà una gara importante perché ne mancano solo tre alla fine del campionato e dobbiamo vincerle tutte. Ho sentito qualcosa al polpaccio, spero che siano solamente crampi. Il mio futuro? Ho altri tre anni di contratto». Sembra segnato, invece, il futuro di Francesco Totti, che ieri sera ha ricevuto il tributo dello sportivissimo pubblico milanese: al momento della lettura delle formazioni, infatti, i tifosi rossoneri hanno tributato una lunga «standing ovation» al capitano, alla sua ultima presenza alla Scala del calcio. Un bel saluto, che si è ripetuto nella ripresa quando i tifosi giallorossi hanno intonato cori per il capitano, rimasto in panchina. «Non so – ha concluso Dzekose sia stata l’ultima di Totti a San Siro, lui non ha detto niente sul suo futuro. Si allena tutti i giorni come se dovesse giocare e magari giocherà la prossima».

A fine gara è invece esploso Spalletti, all’ennesima domanda sul perché non sia entrato Totti al posto del bosniaco: «Se tornassi indietro non tornerei mai alla Roma – le parole del tecnico – Mi dispiace ma ditemi voi cosa devo fare. Se gioca cinque minuti dite che lo prendo in giro, se non entra è un problema. Spiegatemi come mi devo comportare».

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