La Roma affitterà i campi dell’oratorio del Papa

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Il Messaggero (F.Giansoldati)La Maggica, la squadra del capitano Totti, potrebbe presto affittare per l’Academy il campo di calcio più esclusivo e scenografico del mondo, quello dell’oratorio del Papa. Un tappeto verde, circondato da pini mediterranei, da dove si gode di una vista mozzafiato poiché situato in una posizione panoramica fra il Gianicolo e il Vaticano. Con il cupolone di San Pietro sullo sfondo. Il progetto in corso che va avanti da tempo, ed è circondato dal massimo riserbo pare essere a buon punto. La fase degli accordi preliminari, dei contatti informali, delle ipotesi operative sta procedendo senza intoppi, anche se questo comporterebbe di fatto la chiusura e lo smantellamento del pontificio oratorio così come è nato ed è conosciuto. Nelle trattative da una parte c’è l’associazione cattolica italo-americana, Knigth of Columbus, proprietaria dell’area sulla quale Paolo VI volle realizzare la struttura pontificia, e dall’altra la squadra giallorossa dell’italo-americano Pallotta. Dai rumours di palazzo sembra che i contatti siano nati grazie ad amicizie comuni negli Stati Uniti.

I PROGETTILa prossima settimana potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro dello storico complesso sportivo voluto da Montini. Il centro sportivo è composto da un fabbricato all’interno del quale si trovano una grande cappella, varie aule scolastiche, un teatro, spogliatoi con servizi, due piccoli appartamenti per i dipendenti che curano i due campi da calcio regolamentari e illuminati, due campi da calcetto regolamentari in erba sintetica, un campo da tennis e per il basket, una piscina coperta, un secondo campo da basket coperto, e un parcheggio. Che qualcosa fosse nell’aria si era capito già l’anno scorso, quando sono stati interrotti a metà anno tutti i corsi di catechismo per i bambini, senza alcuna spiegazione ai genitori. E’ apparso chiaro che all’orizzonte si prospettava un cambiamento radicale per la vita dell’oratorio di San Pietro. Qualcuno si domanda se ad autorizzare l’operazione sia Papa Bergoglio, altri si chiedono se sia a conoscenza dello smantellamento di una struttura tanto simbolica. In questi mesi, proprio per scongiurare una conclusione del genere, si sta muovendo il Centro Sportivo Italiano d’accordo con la Fondazione «Giovanni Paolo II per lo sport» decise a fare una controproposta alternativa a quella della Roma, pur di salvare la tradizionale attività catechetica dell’oratorio.
 
I DEBITIAll’origine di questo terremoto ci sono i debiti accumulati in questi anni dalle strutture sportive, pari a 150 mila euro, a causa di una gestione sbagliata. Una cifra che il Centro Sportivo Italiano si è detto disposto a stanziare pur di tutelare l’oratorio numero uno, quello del Papa. La stessa cifra che avrebbe offerto anche la squadra di Totti per l’uso dei campi di calcio. Chissà se l’ultima parola spetterà a Bergoglio. Per l’Oratorio di San Pietro sembra che non ci sia pace. Due anni fa il parroco che gestiva in modo pasticciato e padronale la struttura, criticato per fare il bello e il brutto tempo, è stato definitivamente allontanato dal Vaticano. Monsignor Bruno Guiotto era finito al centro di una brutta storia.

In tribunale, durante il processo, cercò di difendersi da una accusa pesantissima: associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Secondo il pm aveva tentato di piazzare a Dubai 565 miliardi di dollari falsi con l’appoggio di Vittore Pascucci, un avvocato (nel frattempo radiato dall’Ordine). Guiotto aveva sostenuto che non ne sapeva nulla. Tuttavia il suo ruolo secondario all’interno dell’Apsa (l’organismo che amministra i beni immobiliari della Santa Sede e che funziona come una specie di banca) aveva finito per insospettire non poco gli inquirenti. La vicenda giudiziaria ancora aperta mostra contorni inquietanti che stanno costando molto cari al futuro del Pontificio Oratorio di San Pietro.

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