Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Hanno dovuto stringere la cinghia un po’ a tutto. Il prezzo del compromesso era quello. Alla fine l’accordo di febbraio tra Roma e Comune sul nuovo stadio ha portato la superficie del cosiddetto comparto 1, cioè l’insieme dell’impianto e degli esercizi commerciali annessi, a 52.500 metri quadrati. Più che altro il club e i suoi partner hanno dovuto abbattere la cubatura del business park, cancellando le tre torri (peraltro l’elemento più interessante e innovativo dell’intero progetto) e passando da 281.500 metri quadrato di superficie a 139.500.
SPAZIO – Allo stesso modo, nello stadio vero e proprio si è dovuto rinunciare alla prevista opportunità di aumentare la capienza a 60.000 posti in occasione di partite ed eventi speciali. Ora il numero massimo di spettatori è di 55.000. Si tratta comunque di un impianto in linea con la tendenza attuale: raccolto, che non dia l’impressione di spazio sprecato neppure alle gare di minor richiamo. A parte il fatto che l’idea di fondo è vendere in abbonamento l’intera disponibilità o quasi. Quando sarà, naturalmente. Dovrebbe essere, è stato detto e ridetto, nella stagione 2020-21. La Roma non ha semplicemente intenzione di giocare nel nuovo stadio a Tor di Valle. Ha intenzione di viverci, lì dentro e intorno. Oltre ai nuovi uffici della società e ai locali della Hall of Fame, il museo della Roma, nell’ambito della zona interessata, precisamente nell’area nord, verrà realizzata la Nuova Trigoria. Cioè il futuro centro sportivo in cui la prima squadra si allenerà, andrà in ritiro, terrà tutte le attività tecniche.
RISERVATA – Anche questa Nuova Trigoria ha subito una sforbiciata passando dal progetto varato dalla giunta Marino a questo che sta per diventare operativo, vidimato dall’amministrazione Raggi. Non di molto: è passato a 5.000 metri quadrati. A cui si appoggiano altri 7.200 metri quadrati di Roma Village, che verranno occupati da un albergo e da un centro medico. Il centro di allenamento avrà in ogni caso quanto occorre: due campi regolari e uno di dimensioni ridotte, per la precisione la metà di un terreno di gioco intero. In erba naturale: alla Roma non sono mai piaciute molto le sperimentazioni sintetiche. Ancora più a nord sarà realizzato un parco che chiuderà l’accesso all’area da quella direzione. Mentre a ovest si estenderà un appezzamento di verde pubblico. La Nuova Trigoria sarà, va detto, irraggiungibile per chi non vi sia esplicitamente invitato. Per l’attuale gestione tecnica e societaria le sedute di allenamento devono restare secretate come per tutte le precedenti. Ci sarà ovviamente quel che serve, palestra, piscina, locali attrezzati per ogni necessità dei giocatori dal riposo alla fisioterapia. Proprio come nella vecchia Trigoria. Che invece di scomparire verrà riservata all’attività delle squadre giovanili.