La Roma a terra, Di Francesco cambi rotta

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – «Per fare mercato bisogna avere i soldi e voi conoscete la nostra situazione economica. Le soluzioni dobbiamo trovarle dentro Trigoria». Queste le parole del d.s. Monchi dopo la Caporetto di Roma-Atalanta, che ha scaraventato i giallorossi al quinto posto in classifica, superati anche dalla Lazio, con l’ottavo attacco del campionato che ha segnato meno di Udinese e Sampdoria. Servirebbero un terzino destro, un regista e un esterno destro di attacco. Il presidente James Pallotta ha previsto un viaggio a Londra per seguire il suo primo amore sportivo, i Boston Celtics, che l’11 gennaio incontreranno i Filadelfia 76ers in una delle partite che la NBA esporta per ampliare i mercati esteri. Quale occasione migliore per fare il punto con il d.g. Baldissoni e il d.s. Monchi?

I casi sono tre: 1) il presidente apre i cordoni della borsa, ma ci sono da rispettare i vincoli del Financial FairPlay e questa ipotesi sembra davvero remota; 2) ribadisce il concetto che si possono fare acquisti solo dopo aver raccolto denaro liquido con le cessioni, ma la Roma non ha molti giocatori appetibili sul mercato, tranne quelli più giovani come Alisson, Pellegrini e Manolas; 3) sposa il lodo Monchi: i rinforzi sono già dentro Trigoria, basta utilizzarli meglio. Questa terza ipotesi è quella che porta con sé il risvolto tecnico/tattico più interessante. L’attacco giallorosso non segna: Dzeko 9 gol, El Shaarawy 4, Perotti 3 (ma 2 su rigore), Defrel, Schick e Cengiz Under zero. Però nel campionato scorso c’era un trequartista da 11 gol in campionato, Radja Nainggolan, ora fermo a 2. Di Francesco è sempre convinto che il 4-3-3 sia il modulo migliore, ma più di qualcuno rimpiange il 4-2-3-1.

Il momento è difficilissimo e bisogna trovare una soluzione, visto che dopo la pausa, nella settimana tra il 21 e il 28 gennaio, la Roma andrà in trasferta contro Inter e Samp (recupero della gara saltata il 9 settembre) per chiudere di nuovo contro i blucerchiati all’Olimpico. Per trovare una serie peggiore – tre sconfitte e un pareggio – bisogna risalire al febbraio 2011. Dal 6 al 20, la squadra allenata da Claudio Ranieri incappò in 4 ko consecutivi contro Inter (3-5), Napoli (0-2), Shakhtar Donetsk (2-3, Champions) e Genoa (3-4), con i giallorossi in vantaggio 3-0 al 51’. Dopo quella partita arrivarono le dimissioni del tecnico, che fu sostituito da Montella.

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