La rivoluzione giallorossa parte dal tecnico

Gasperini o Sarri, la Roma ripartirà da uno di questi due. L’intenzione è quella di fare piazza pulita, tagliando molti rami secchi della squadra per dare nuova linfa al progetto, che può puntare su molti giovani di belle speranze in rosa. Se il tecnico del Chelsea non fosse disponibile allora ecco pronto quello dell’Atalanta che negli ultimi due anni ha incassato 170 milioni di euro con le cessioni dei suoi gioielli. E’ seguito anche dal Milan, ma alla Roma potrebbe rilanciare diversi giocatori anche se servirebbe un mercato mirato per il suo 3-4-3. Porterebbe a Trigoria metodi di lavoro massacranti visto che gli schemi e la tattica vengono svolti correndo e contrastando come se fosse una gara ufficiale. C’è una cura quasi maniacale dell’alimentazione dei giocatori ed uso di frasi motivazionali per caricare il gruppo. Dal punto di vista tattico Gasperini si affida al preparatore Borelli e alle metodologie del guru danese Bangsbo. Il punto di forse in difesa è il pressing molto alto, giocando a uomo a tutto campo. L’alternativa all’atalantino è Sarri che è in uscita dal Chelsea e che ha avuto diversi contatti con Baldini negli ultimi mesi. Il consigliere di Pallotta lo preferirebbe a Gasperini, ma l’ex Napoli ha preso tempo in attesa delle mosse della Juventus. Lo riporta Il Tempo.

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