La Raggi è decisa: avanti sullo stadio

Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Vedi come cambia il mondo. Adesso è il Movimento 5 Stelle a tirare nella corsa allo stadio. I nemici di ieri diventano gli alleati di oggi e viceversa. L’ex sindaco Ignazio Marino ha scagliato in più di un’occasione parole dure sull’accordo raggiunto tra la Roma e il Comune. Dice che il progetto uscito dalla sua giunta era molto migliore. Su questo è difficile dargli torto. D’altra parte con il cambio di guida nell’amministrazione un compromesso si è reso necessario. Questo non inficia l’opportunità di portare a termine l’iniziativa, anche se in versione ridotta. Oggi la Roma e il costruttore Luca Parnasi presentano alla Regione Lazio la richiesta di proroga della conferenza dei servizi (che in teoria dovrebbe chiudersi venerdì): probabile venga concessa, anche rapidamente. Sarà di un mese, in base a una certa interpretazione della legge può arrivare a 45 giorni, ma insomma servirà ai proponenti per tirare giù i dettagli del progetto alternativo (di 597.000 metri cubi dagli iniziali 1.200.000) e all’amministrazione romana per scrivere le modifiche alla delibera, tentando il difficilissimo esercizio acrobatico di conservare intatti il pubblico interesse legato alle infrastrutture e l’iter che si sta sviluppando.

SIMULAZIONI – Naturalmente ne ha tutte le intenzioni la Roma, che vuole aprire i cantieri quando comincerà l’autunno e lo stadio non più tardi del 2020. E ne hanno tutte le intenzioni i 5 Stelle, che ormai hanno occupato i ruoli di sostenitori del progetto nella sua attuale incarnazione. Il sindaco di oggi Virginia Raggi ha rivendicato su Facebook la soluzione di un problema che ha tenute impegnate tre amministrazioni: «Progetto innovativo ed ecosostenibile che prevede il taglio del 60% degli edifici commerciali. Previste le opportune infrastrutture per permettere ai tifosi ed ai cittadini di accedere all’area dello stadio e di muoversi senza problemi. Dai nostri uffici sono state fatte simulazioni accurate sul traffico: un ponte sul Tevere snellirà il flusso di automobili attuale e supporterà quello previsto in occasione delle partite e degli eventi; il potenziamento della ferrovia Roma-Lido permetterà di raggiungere l’area in treno. Chi ci critica dimentica molti particolari». Confermata anche la realizzazione del parco videocontrollato. E così via. Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina, ha ribadito: «Le opere pubbliche non verranno sacrificate. Mi auguro che ora non siano Regione e Pd a porre ostacoli per motivi politici. Se la Lazio ci porterà un progetto lo valuteremo con altrettanta attenzione». E il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Siamo felici si sia sbloccato lo stadio della Roma. Quando toccherà alla Lazio, daremo il medesimo sostegno». I cittadini della zona di Tor di Valle voteranno sulla destinazione di alcune aree commerciali. Anche i fan della democrazia diretta avranno modo di pronunciarsi.

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