La rabbia non deve cancellare la vittoria

Il valore del Porto si è visto ieri sera all’Olimpico con la Roma brava, per certi versi molto brava, ma incapace di non subire reti. Due gol all’attivo e uno al passivo: a 90 minuti dal termine, tutto è ancora possibile, con 2 risultati su 3 dalla parte dei giallorossi per passare il turno. La situazione, probabilmente, sarebbe stata la stessa anche se la porta di Mirante fosse rimasta inviolata. Però, che rabbia. Già, Mirante: uno come lui all’esordio in Champions all’Olimpico, a 35 anni abbondanti, in avvio è una storia bella e romantica. Così come quella già vecchia del giovanissimo Zaniolo, uno dei sette italiani monitorati dal ct Mancini in tribuna. Partita spigolosa da entrambe le parti, con la Roma molto attenta a non farsi beccare scoperta quando perde il pallone. Quando, invece, può controllarlo, e avanzare verso la porta difesa dall’inossidabile Casillas, cerca di allargare la difesa dei portoghesi per lasciare un po’ soli i due possenti, ruvidi centrali. Maggior possesso da parte degli ospiti, ma nulla di clamorosamente sproporzionato. Insomma il 6 marzo si saprà chi andrà ai quarti. 

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