La rabbia di De Rossi: «Un pari che brucia, eppure pareva facile»

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La Repubblica (F.Ferrazza) – «E’ un pareggio che brucia, perché avremmo voluto stare addosso alla Juve e staccare le altre». È Daniele De Rossi a fare autocritica dopo lo 0-0 di Empoli, consapevole di come la Roma abbia buttato due punti fondamentali: «Abbiamo creato tantissimo, è stato bravo Skorupski a bloccarci è un peccato, non abbiamo fatto la nostra miglior partita, non abbiamo concretizzato le azioni create. Non abbiamo segnato e questo non ci capita spesso. Comunque il campionato è ancora lungo e non mi sento di rimproverare la squadra: forse abbiamo sottovalutato la partita, istintivamente sembrava facile e abbiamo immaginato che Skorupski non le avrebbe parate tutte così. Non è facile venire qui a giocare». Ieri De Rossi ha festeggiato i 15 anni con la maglia della Roma. Con il contratto in scadenza a giugno. «Sono contento e non ho ancora parlato di futuro con la società, avremo tempo per farlo e il discorso economico sarà l’ultimo dei problemi. Spero ci siano altri traguardi da raggiungere e sto qui anima e corpo affinché succeda. Ma se anche dovessi andare via, mi aspetto che il club mantenga lo stesso atteggiamento: questa piazza prima o poi deve vincere».

Delusi per il pareggio i circa 4mila tifosi giallorossi che hanno invaso il settore ospiti, cantando e sostenendo la squadra per tutta la partita. Ma vista la protesta della curva sud per le barriere, le gare lontano dall’Olimpico, a prescindere dal risultato in campo, diventano l’occasione per ritrovare un’unità di tifo a cui non si è più abituati nelle sfide casalinghe. «Sarà bellissimo viaggiare insieme… per poi tornare in sud senza barriere», lo striscione esposto ieri pomeriggio a Empoli, firmato Roma, la stessa firma messa nella notte a un’altra scritta dello stesso tenore esposta dagli ultras davanti al Colosseo (“Voi togliete multe e barriere e noi riportiamo la curva sud a tifare”). «Ci hanno tolto i tifosi in casa e noi ce li riprendiamo in trasferta – continua De Rossiè giusto essere puniti quando si sbaglia, però quando la cosa diventa preventiva, non va più bene. Ci capita solo a noi, questo, e non ci stanno facendo una bella figura».

Intanto, al di là delle barriere, la Roma dovrà capire cosa non è andato a Empoli, anche se Spalletti qualche risposta la regala subito. «Siamo stati poco allupati, bisogna essere più cattivi, velenosi, rapaci e mestieranti. Abbiamo vinto partite molto più difficili dal punto di vista delle occasioni e oggi ne abbiamo avute tantissime: quando una squadra crea tante giocate quante la Roma, non puoi dire niente. Non ci sono solo i tiri, ma anche alcune palle giocate in area. Poi il terreno non ci ha aiutato, era un po’ mollo, si scivolava. Non ho niente da rimproverare ai ragazzi». Sulla stessa lunghezza d’onda, Nainggolan. «Un’occasione sprecata, ma siamo vivi e l’abbiamo dimostrato. Non sempre si possono fare tre gol. E poi ho scherzato con Skorupski, ricordandogli che è ancora di nostra proprietà: senza di lui avremmo battuto l’Empoli».

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