La parabola del polpo maratoneta: Nzonzi è diventato di corsa leader

Forse non tutti sanno che i polpi hanno tre cuori. Due pompano sangue venoso nelle branchie e uno è responsabile della circolazione nel resto degli organi. Steven Nzonzi, soprannominato il Polpo dai tempi di Siviglia, ne ha soltanto uno che però vale per tre. Il francese, benché ancora non sia al top della condizione, è già quello che nella Roma corre di più: 11,153 chilometri percorsi di media in ogni partita. Anche sabato, contro l’Empoli, non s’è smentito toccando quota 12,025 chilometri. Come riporta Il Messaggero, in silenzio il francese sta diventando sempre di più il punto di riferimento della squadra. Che ci sia De Rossi o, come in Champions, giochi Cristante, Nzonzi è il catalizzatore della manovra giallorossa. Il fatto di non rubare l’occhio con giocate magistrali, tacchi al volo o aperture di gioco di 60 metri, spesso e volentieri fanno sì che gli venga imputato di essere un giocatore ‘normale’ con l’aggravante di apparire abbastanza macchinoso e compassato. Steven, dall’alto dei suoi 196 centimetri, non è chiaramente un fulmine di guerra ma ha una dote che lo agevola: è sempre al posto giusto nel momento giusto. A Empoli ha vinto 10 duelli in mediana nell’uno contro uno ed è stato decisivo anche con il gol di testa dell’1-0. Non è un goleador ma ora la presenza nelle aree avversarie inizia ad essere una piacevole abitudine anche in giallorosso.

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