La mano di DiFra

Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo)Eusebio Di Francesco non è sorpreso. Non ha perso la serenità nemmeno quando hanno provato a metterlo in discussione, dopo le due sconfitte interne consecutive contro Atalanta e Sampdoria. Nonostante la società lo abbia sempre sostenuto, perché il tema dell’allenatore non è mai stato di attualità a Trigoria. Con Di Francesco la Roma ha aperto un ciclo che vuole portare avanti e per farlo nella prossima stagione lo metterà nelle migliori condizioni di proseguire il suo lavoro. L’allenatore non è sorpreso del rilancio della squadra in campionato. Per la prima volta da quando siede sulla panchina giallorossa si ritrova al terzo posto, da solo. Il piazzamento che vale la Champions, l’obiettivo che gli ha chiesto la società al momento di firmare il contratto. Di Francesco ha avuto la forza di credere nel suo lavoro, la flessibilità di cambiare modulo, quando la squadra aveva bisogno di qualcosa di diverso, anche per le tante assenze. Ha avuto il coraggio di puntare su Ünder e Gerson, due ventenni e Pellegrini, appena un anno in più. Sono poche le squadre che mandano in campo titolari così giovani.

IL SEGRETODi Francesco aveva previsto tutto e si era a dato all’unico modo che conosce per ottenere risultati: il lavoro. Tanto lavoro. E aveva studiato un programma di allenamento per arrivare al massimo della condizione, in questo periodo, decisivo per consolidare il piazzamento Champions e per farsi trovare pronti in Europa. La Roma è tornata a vincere ed è evidente la crescita della condizione atletica che ha accompagnato la squadra nelle ultime partite. Poi Ünder è diventato protagonista e Alisson ha chiuso la porta. Ma è stato importante anche il recupero di De Rossi, che pur con una autonomia sica ridotta garantisce equilibrio alla squadra. Non è un caso che con il capitano in campo la Roma non perde quasi mai. Anche in questo caso nulla è stato lasciato al caso. De Rossi è stato gestito per riportarlo in campo in vista della doppia sfida di Champions contro lo Shakhtar.

LA TABELLA DI LAVORO – Da dicembre alla scorsa settimana Di Francesco, in accordo con il preparatore, ha lavorato di più dal punto di vista atletico, per aumentare la condizione della squadra. I giocatori hanno perso brillantezza nel periodo di flessione, a gennaio, ma adesso sono tornati a correre. L’obiettivo era farsi trovare pronti per la Champions e il grande lavoro invernale è stato mirato a raggiungere la migliore condizione in questo periodo. E’ chiaro che Di Francesco non ha potuto svolgere il lavoro che avrebbe voluto e al quale era abituato al Sassuolo. Una sola settimana di ritiro estivo, poi la tournèe negli Stati Uniti e la mini tournèe in Spagna. La stagione cominciata subito ad agosto con impegni ravvicinati. Così ha dovuto preparare un programma di recupero. E i risultati si ricominciano a vedere.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti