La grande occasione

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Il Tempo (E.Menghi) – La febbre per Juventus-Roma si è alzata ben prima del fatidico sabato sera. Derby moderno, prima contro seconda, sfida scudetto dell’ultimo quinquennio con una rivalità storica alle spalle, DNA vincente contro chi nella mentalità ha il suo tallone d’Achille: tutto in 90 minuti. E ci mancherebbe che i biglietti non fossero polverizzati in poche ore, lunedì appena aperti i botteghini con i tifosi in fila come ai vecchi tempi e i delusi rimasti senza tagliando a lamentarsi perché i bianconeri sono stati avari coi posti. Il settore ospiti è esaurito, 2.100 seggiolini occupati e un clima che si preannuncia bollente. Anche perché stavolta l’occasione è ancor più ghiotta e il miglior modo per candidarsi realmente come anti-Juve del campionato è battere la Juve. Vorrebbe dire giochi riaperti, -1 in classifica e la possibilità del sorpasso con l’asterisco 5 giorni dopo. Sì, perché Spalletti potrebbe trascorrere delle buone feste in vetta, visto che la squadra di Allegri volerà a Dubai per la Supercoppa la settimana prossima, saltando l’ultima sfida del 2016 e lasciando tre punti in sospeso.

Perla resa dei conti bisognerà comunque aspettare metà maggio, quandolo scontro diretto a tre giornate dal termine varrà non solo un pezzo, ma l’intero scudetto. Per non arrivare impreparati a quel punto della stagione, la Roma dovrà diventare subito l’antagonista numero uno dei bianconeri, che a sentire Khedira non sono ancora al top della condizione: «Dopo Natale vedrete la miglior Juventus. È alla fine della stagione che devi essere al 100%. Siamo comunque primi, ma sappiamo che dobbiamo migliorare il nostro gioco. Non vediamo l’ora di affrontare i giallorossi, è la partita più bella e abbiamo visto l’anno scorso che non è facile batterli. Dobbiamo stare attenti. Sono forti in attacco e solidi in difesa». Lo pensa anche chi la Roma l’ha lasciata, un paio di mesi fa, restandone il primo sostenitore: «È la mia Roma – ha affermato l’ex ds Sabatini al Pierino Prati dayanche quando perde. Con la Juve ce la giochiamo. Se mi prendo un pareggio? Sì, perché rimarrebbe tutto aperto. Ma non vuol dire che lo voglio».

Dici Sabatini e dici mercato: «De Rossi rinnoverà per forza. Gerson? Se non ce la fa nella capitale, lo prendo io altrove». Laconico commento su Pallotta: «Chi?». Stesso interrogativo che ha infuocato il derby, e ne sa qualcosa Rudiger. Il tedesco protagonista lo è soprattutto in campo: da quando è tornato, la media gol subiti si è dimezzata (1,2 nelle prime 10 giornate, 0, 6 nelle ultime 6). Non tutti gli infortuni, insomma, vengono per nuocere, visto che senza Florenzi – e ora anche senza Peres – Spalletti ha trovato un assetto difensivo che garantisce più equilibrio grazie al trio delle meraviglie Manolas-Fazio-Rudiger. Idea difesa a tre anche per Allegri, con l’ex Benatia, Rugani e Chiellini dal 1’. Barzagli va verso una convocazione, il vero dubbio riguarda il partner di Higuain: lo scalpitante Dybala o Mandzukic.

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