La favola. Ecco l’Astra Giurgiu, il Leicester romeno

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Il Corriere Dello Sport (L.Scalia) – Il Leicester di Romania è sbarcato a Roma per stupire ancora. Le somiglianze tra l’Astra Giurgiu e la squadra di Ranieri sono impressionati. Perché il prossimo avversario della Roma in Europa League ha alle spalle una stagione senza precedenti con il primo scudetto del nuovo corso inserito in bacheca bruciando le più quotate Dinamo e Steaua Bucarest, i potentissimi club della capitale distanti appena 60 chilometri dal centro della cittadina di Giurgiu. Esatto, la rivincita dei piccoli. Gli ingredienti della favola, quasi fotocopia con quella in salsa inglese, ci sono tutti: si parte dall’allenatore Marius Sumudica che non aveva mai vinto nulla, poi si passa al bomber in cerca di riscatto Denis Alibec, il Jamie Vardy in versione Europa dell’Est. Si tratta di un attaccante con un passato in Italia tra il settore giovanile dell‘Inter e il Bologna. Al limite del disastroso la sua esperienza in Serie A, dove in pochi si ricordano i quattro minuti giocati al Dall’Ara contro la Juventus. Da quando è tornato a casa la sua carriera ha cambiato decisamente marcia, tanto da essere stato opzionato dalla Steaua Bucarest per il prossimo anno.

DA SAPUNARU A SETO – Nel pacchetto arretrato brilla un difensore che ha alle spalle mille battaglie, Cristian Sapunaru, ex Porto e Real Saragozza. Insomma, un tipo alla Wes Morgan. Magari con un fisico più asciutto del capitano del Leicester, ma con un curriculum pesantissimo da srotolare sul prato dell’Olimpico. Le similitudini continuano: in rosa si trova anche il portafortuna giapponese Takayuki Seto. Non fa di mestiere l’attaccante come Shinji Okazaki con i Foxes, però ha la stessa età (30 anni) e al pari del connazionale si è integrato alla grande nel calcio europeo. Con la maglia dei campioni di Romania, Seto ha messo da parte oltre 250 presenze diventando un punto fermo della squadra.

WEST HAM ELIMINATO – Nella parte orientale di Londra il nome Astra Giurgiu fa venire i brividi. Il West Ham, infatti, ha un conto aperto con l’undici di Sumudica. Passo indietro in piena estate: mentre il Sassuolo passeggiava sulla Stella Rossa, l’Astra Giurgiu eliminava a sorpresa gli Hammers per il secondo anno consecutivo vincendo in Inghilterra di misura (0-1 il punteggio finale dopo l’1-1 dell’andata). Un colpo grosso nei preliminari di Europa League inaspettato che ha cancellato in parte il mancato approdo nei gironi di Champions League.

SENZA STIPENDI – Ripetersi è sempre la cosa difficile. L’avvio di stagione non sta passando alla storia, anche per colpa della crisi economica a causa dall’arresto del presidente Ioan Niculae, condannato a 2 anni e mezzo per finanziamento illecito (gli stipendi non vengono pagati da settimane). L’Astra Giurgiu ha perso 5 delle 10 partite disputate e si trova nella parte bassa della classifica della Liga I con appena 11 punti messi da parte. Al momento il primo posto, utile per il clamoroso double, ha preso le sembianze di un miraggio perché dista 12 lunghezze. Qualcosa si è inceppato nella manovra di Sapunaru e compagni: il punto debole è proprio la difesa. Tantissimi i 16 gol subiti, ai quali vanno aggiunti gli altri tre incassati all’esordio in Europa League per mano dell’Austria Vienna. Nel brevissimo periodo la situazione comunque è migliorata: l’undici bianconero ha vinto nelle ultime due giornate di campionato senza incassare gol, ridando così slancio a un’annata iniziata sotto una cattiva stella. Adesso però c’è la Roma, c’è il palcoscenico internazionale dell’Olimpico che può portare nuove risorse nella cassaforte quasi vuota. C’è soprattutto da tenere in alto il nome dell’intera Romania e della sua vasta comunità italiana.

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