La carta Dzeko. Perotti il fulcro

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Il Corriere dello Sport (R.Maida) – E’ tutto nella testa, per ora. Spalletti non ha potuto provare quasi nulla di ciò che può servirgli nel derby, visto che ieri alla ripresa degli allenamenti aveva a disposizione soltanto due dei probabili titolari da schierare contro la Lazio: Perotti e Keita (o De Rossi). Gli altri erano tutti fuori con le nazionali. E allora, ha organizzato una bella sgambata con i ragazzi della Primavera. Un’idea però di base c’è, in prospettiva di una partita che per la Roma vale tanto per la classifica: una squadra veloce, aggressiva, equilibrata, che non presti il fianco alle ripartenze avversarie e che sappia sorprendere la difesa della Lazio sul piano della rapidità. Il tutto a prescindere dalle scelte sui singoli.

I DUBBI – Due i dubbi fondamentali. Dzeko e De Rossi. Dzeko finora è stato escluso dalla formazione in tre serate importanti, tutte all’Olimpico: Real Madrid, Fiorentina e Inter. E’ un indizio che aiuta a prevedere una soluzione analoga per il derby, a maggior ragione perché il giocatore tornerà a Trigoria solo mercoledì, dopo l’amichevole tra Bosnia e Svizzera. De Rossi invece ha avuto il solito problema al polpaccio e dopo la guarigione ha lasciato il posto a Keita. A nove giorni dalla partita, è probabile che Spalletti non cambi gerarchie.

PREPARAZIONE – Sarà comunque una Roma diversa da quella che ha vinto il derby d’andata, nell’ultimo grande pomeriggio di Rudi Garcia. Era la Roma delle frecce soliste: Gervinho, travolgente nel secondo tempo, divenne l’arma decisiva mentre Salah, che non aveva giocato benissimo, uscì prima del tempo a causa di un brutto fallo di Lulic (stavolta assente per squalifica). In questo caso Spalletti si aspetta molto dai due egiziani: Salah, che ha ritrovato un livello eccellente di prestazioni, e il nuovo arrivato El Shaarawy, al primo derby romano ma con cinque esperienze di Milan-Inter alle spalle: anche un gol, nel suo passato, nell’1-1 del 24 febbraio 2013.

NON POSSESSO – In fase difensiva, la Roma dovrà prestare attenzione soprattutto sulle fasce, senza lasciare soli Florenzi e Digne: le ali della Lazio possono creare pericoli in molti momenti della partita. Spalletti si preoccuperà anche di disinnescare gli inserimenti di Parolo, centrocampista molto intelligente, ma senza rinunciare al palleggio e alla supremazia territoriale. La Roma conta di imporre anche sul piano del gioco la sua superiorità.

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