Kolarov? No, Stakanov: con 3747’ disputati è il romanista più utilizzato in stagione. Perotti, Pastore e Karsdorp sotto i 1000′

Pagine Romaniste (Alessio Nardo) – 33 anni e mezzo e non sentirli. Al netto di prestazioni non sempre eccellenti, Aleksandar Kolarov nella stagione appena conclusa ha nuovamente rappresentato una garanzia assoluta sul piano della continuità di utilizzo. E’ lui, classe 1985, il più impiegato della rosa con 3747’ complessivi all’attivo, ben 43 presenze su 48 gare totali giocate dalla Roma (41 dal primo minuto) e quell’integrità fisica che gli ha permesso di essere pressoché immune da infortuni, in un’annata sfiancante per i muscoli dei calciatori giallorossi. Il terzino serbo, tra l’altro autore di 9 reti (8 in campionato ed una in Coppa Italia) e terzo miglior goleador romanista alle spalle di Dzeko (14) ed El Shaarawy (11), colleziona così la settima stagione di fila in carriera con un minimo di 30 presenze. Una roccia, nonostante l’età che avanza. Se fosse ancora lui l’esterno titolare il prossimo anno, magari con un’alternativa giovane accanto? Staremo a vedere. Nel frattempo cresce a dismisura Luca Pellegrini, impiegato per 186’ da Eusebio Di Francesco da settembre a gennaio e poi spedito in prestito al Cagliari con cui si è irrobustito le ossa: 942’ in maglia rossoblù e 12 gare giocate. In questi giorni si sta dilettando da mezzala con la Nazionale Under 20 nel mondiale di categoria in Polonia.

Detto di Kolarov, il podio degli elementi maggiormente utilizzati da agosto a maggio è completato da Federico Fazio, 2° con 3524’ e 42 presenze, e Steven Nzonzi: 3275’ e 39 partite disputate. Prendendo in esame, minutaggio alla mano, gli 11 calciatori più presenti in campo, la “formazione tipo” della Roma 2018-2019 risulta essere questa: 4-2-3-1 con Olsen (3180’) in porta; Florenzi (2891’), Manolas (3077’), Fazio (3524’) e Kolarov (3747’) in difesa; Cristante (3114’) e Nzonzi (3275’) mediani con Zaniolo (2256’), Lorenzo Pellegrini (2350’) ed El Shaarawy (2448’) a supporto di Edin Dzeko (3169’). Dai protagonisti alle comparse. C’è chi è rimasto tristemente nell’ombra, non riuscendo nemmeno a toccare quota 1000’ in stagione. E’ il caso di Diego Perotti (811’), che persino nel 2015-2016 collezionò un minutaggio superiore in giallorosso (1384’) pur essendo arrivato soltanto a gennaio. Troppi infortuni. Stesso discorso per Javier Pastore (790’), mai impiegato così poco in carriera. Non è andata meglio a Rick Karsdorp, potenziale “avversario” di Florenzi nel ruolo di terzino destro ma costretto ad accontentarsi di miseri 761’ spesi in campo. Tre apparizioni e 48′ complessivi per il desaparecido Ante Coric, vero oggetto misterioso del mercato di Monchi. E pensare che solo 3 anni fa partecipò agli Europei di Francia, condividendo lo spogliatoio con gente del calibro di Luka Modric e Ivan Rakitic.

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