Kolarov: “Non sono ottimista, c’è poca disciplina”

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – Kolarov in Italia ha passato sei anni e conosce gli italiani: “Mentalmente sono simili a noi serbi. Non riescono capire bene la prima volta“. Conosce soprattutto i calciatori della sua nazione come Jovic e Ninkovic che, secondo la stampa di Belgrado, sarebbero stati denunciati per aver violato l’obbligo di quarantena. Ancora il terzino: “Molti non hanno preso sul serio la situazione. Tutti dovrebbero essere responsabili non solo di se stessi, ma anche delle altre persone. Qui a Roma l’hanno capito con calma, quando la situazione a Milano, Bergamo e Brescia ha iniziato a essere catastrofica. Ora le limitazioni sono molto severe e penso che lo saranno ancora di più perchè ci sono persone che non rispettano le misure scritte“. Realista sulla ripresa della Serie A: “Il calcio non è una priorità in questo momento. E francamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno“.

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