Kolarov e Dzeko, due colonne portanti della Roma di Fonseca. Il terzino e l’attaccante sono grandi amici anche fuori dal campo e il serbo ha voluto raccontare il compagno in un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole
“Quello che è successo tra i nostri paesi, io e anche lui siamo dell’idea che ci siano uomini buoni e catttivi, non c’entra la nazionalità. Siamo nuove generazioni, che hanno vissuto cose da piccoli. Siamo professionisti e capitani delle nazionali, d’esempio su come ci si deve comportare. Lui è un amico, conosco tutta la sua famiglia, sarebbe da ignoranti parlare di queste cose, di cui la gente come noi non deve parlare”.
Quando lo hai conosciuto?
Ho conosciuto Edin quando è approdato al Manchester City, parlando la stessa lingua l’ho chiamato e così ci siamo conosciuti di persona.
L’arrivo al Manchester City?
Sapevamo che era un giocatore che aveva vinto la Bundesliga con il Wolfsburg, lui si è inserito molto bene con la squadra, nella città e quindi ci siamo trovati tutti benissimo con lui.
Che giocatore è Dzeko?
È un giocatore completo, ha tecnica, è destro-sinistro, sa giocare a calcio e questi giocatori li adoro, quindi sono pochi i giocatori che hanno la sua struttura. Io non lo vedo come un attaccante, per me è normale che segni. Sono pochi quelli al mondo che fanno quello che fa lui. Per me è un sinistro anche se non lo ammette, prende sempre la porta (ride, ndr).