Kessie, mercoledì nuovo vertice milanese

Corriere dello Sport (F.M.Splendore) – Finito un appuntamento se ne può fare un altro. E pare già ci sia tra la Roma, l’Atalanta e Franck Kessie, per lui il manager George Atangana, l’uomo che l’altro ieri ha incontrato il club giallorosso per dire che a 1,2 milioni più premi non firma: una scelta strategicamente comprensibile dopo la modalità in cui l’agente del centrocampista ivoriano ha scelto di accompagnare tutta la questione anche dopo l’accordo definitivo tra i club a 25 milioni più bonus (fino a 30) con un prestito biennale che farà scattare l’obbligo di riscatto alla fine del primo anno ma consentirà un pagamento rateizzato. Come saranno a tranche i pagamenti per Gagliardini con l’Inter e per Caldara con la Juventus. Mercoledì ci sarà il nuovo vertice a Milano, molto probabilmente sempre nel quartier generale della famiglia Percassi, nel cuore della capitale italiana della moda.

L’INTRECCIO – Non ci si è lasciati bene giovedì pomeriggio, ma ci si rivedrà: il ds della Roma Monchi con il dirigente giallorosso Massara da una parte, Luca Percassi e il ds del club bergamasco Sartori dall’altra, e George Atangana, che rappresenta in questo momento l’unica strettoia al definitivo sbocco della trattativa. Ha chiesto di più per il suo giocatore, un ingaggio da 2 milioni. Attualmente Kessie guadagna 100 mila euro, alla Roma sembra di aver fatto una proposta ragionevole, anche l’Atalanta è abbastanza indispettita con chi rappresenta il suo giocatore: ha 30 milioni in cassa garantiti ma bloccati. Sembra – ma non arrivano conferme certe – che ci possa essere un nodo riferito a pendenze vantate dal manager sul giocatore (una percentuale sul cartellino?), o addirittura una commissione milionaria ritenuta fuori portata. La Roma, insomma, sarebbe anche disposta a far salire la sua offerta a Kessie, senza sapere di altro. La partita si rigioca mercoledì. Ora, sulle percentuali legate ai cartellini di giocatori, soprattutto con riferimento ad alcune aree geografiche, fatto salvo il principio che le TPO o Thirdparty ownership sono vietate da Fifa e Uefa, è invece pieno il globo calcistico: ci sono manager che hanno partecipazioni sulla proprietà di chi rappresentano, ne è pieno il Sudamerica ad esempio. Questo non per dire assolutamente che sia il caso che riguarda Kessie, ma per fotografare una realtà. Così come le commissioni – argomento particolarmente scabroso – è pieno il calciomercato nel mondo: basta ovviamente non esagerare. Anche in questo caso siamo nel campo delle ipotesi fino a che non dovessero uscire conferme. La certezza è che Kessie alla Roma vorrebbe venire e ad oggi non sembra proprio esserci altra squadra che la Roma per Kessie. Non c’è più il Chelsea (arriva Bakayoko a 40 milioni), non c’è il City (non investe tanto), non c’è il Milan (che si concentra su Fabregas e Pellegrini). Atangana non ha portato nuove offerte. Arriva un nuovo incontro, però, che magari favorirà il disgelo.

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