Kessie e la Roma, la fumata è grigia

Corriere dello Sport (F.M.Splendore)Fumata grigia. Grigio scuro. George Atangana – quindi Franck Kessie – e la Roma non hanno l’accordo. E per di più il gelo tra le parti è aumentato dopo ieri. L’incontro c’è stato, il manager del centrocampista ivoriano aveva “giocato” un po’ smentendolo, un po’ forse provando ad annacquarlo per prendere tempo: un tempo prezioso per le sue strategie. Ma l’incontro ieri a Milano era annunciato e c’è stato. Era annunciata anche una certa rigidità da parte del manager del calciatore per cui la Roma e l’Atalanta hanno già trovato l’accordo. E c’è stata anche quella: abbastanza scontata, quanto l’incontro. Atangana ormai ha preso una linea e bisogna capire fin quando deciderà di portarla avanti. Bisogna anche capire fin quando la Roma vorrà aspettare, perché davvero dopo ieri il gelo regna sovrano. Ma non si può parlare di rottura: perché ci si riaggiornerà tra una settimana, potrebbero essere due, ma potrebbero essere troppe a quel punto. L’obiettivo però è risedersi attorno al tavolo, quindi un margine c’è. E su quel margine le parti lavoreranno in questi giorni.

LA GIORNATA – Verrebbe da sorridere a vedere dove che tutto è cominciato verso l’una di ieri, nel quartiere generale delle aziende Percassi, che a Milano hanno varie basi: quella di via Sant’Andrea in pieno centro, nel quadrilatero della moda, ha un impatto straordinario. E dicevamo che verrebbe da sorridere perché sono gli uffici della Odissea srl, uno dei gioielli della famiglia di imprenditori bergamaschi. Ora, se non comincia ad essere un’odissea questa di Kessie alla Roma… Peraltro, ieri, nessuno (con la n minuscola, fosse stata maiuscola sarebbe stato proprio l’eroe del poema omerico) ha toccato metaforicamente terra: la parola “è fatta”, diventata a un must per ufficializzare una trattativa di calciomercato, non è stato possibile pronunciarla. Luca Percassi è arrivato in azienda poco prima dell’ora a di pranzo. Un viavai di persone, qualche procuratore. E intorno alle 15… eccolo George Atangana. Arriva, parla con il numero due dell’Atalanta una buona mezzora, riesce con Sartori, il ds del club bergamasco. Torna, rivà via verso le 18,30. Quello è il momento in cui c’è stato l’incontro con la Roma: Monchi e Massara si sono seduti con l’agente di Kessie che ha sparato alto, due milioni di ingaggio. La Roma è ferma a 1,2, 1,3 più premi, ma a 2 non arriva. Garantisce a Kessie di base 13 volte il suo stipendio attuale. E forse a tutto deve essere dato un limite. Però Atangana dice no, c’è chi sostiene che il no sia frutto di una promessa fatta a Kessie, che ora il suo manager “deve” mantenere. Ma anche qui, si dice.

LO SVILUPPOLa Roma e l’Atalanta hanno l’accordo per il passaggio del centrocampista ivoriano: 30 milioni compresi i bonus. Lo hanno già da un po.’ Atangana ha sempre cercato una soluzione differente: ma in Premier ha trovato il City che su certe cifre non è disposto a ragionare (dall’estero dovrebbe arrivare un’offerta da 40 milioni), il Chelsea che stava riflettendo e alla fine ha messo 40 milioni su Bakayoko del Monaco. In Italia ci sono stati abbocchi con Juve e Napoli. L’ultimo in ordine di tempo è stato con il Milan, un paio di settimane fa: ma il club rossonero, che pure si è incontrato con Atangana, sta facendo altre scelte, parla fitto fitto con Fabregas e vuole provare a vedere se riesce a prendere Pellegrini sbrogliando la matassa Roma-Sassuolo (oggi un incontro con il manager del centrocampista, Giampiero Pocetta). Lì, sarebbero in uscita Montolivo e Locatelli: ma quella è un’altra parrocchia. Insomma finora per Kessie restano la Roma e l’Atalanta, quell’accordo da 30 milioni, un ingaggio da 1,2 milioni, una promessa da 2 da mantenere ma che finora nessuno ha portato. Perché ieri, giorno cruciale, il manager di Kessie non ha detto all’Atalanta di avere un’altra offerta. Rivedrà la Roma. Il tempo stringe.

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