Difficile digerire una sconfitta così pesante, sopratutto se arriva contro la rivale di sempre, la Juventus. Tanti i punti su cui riflettere per la Roma di Zeman che ieri si è vista surclassare da una squadra decisamente più aggressiva sul piano del carattere e forse anche su quello del gioco. Anche se poi il vero gioco del boemo ieri, proprio non si è visto.
“De Rossi: siamo poca cosa“, è l’articolo de Il Messaggero a firma di Ugo Trani in cui vengono riportate le parole, amare, di uno dei simboli di questa squadra,Daniele De Rossi, al termine del match di ieri sera: “Non è sano per noi parlare di scudetto: sbaglia chi lo fa” Daniele De Rossi si rivolge ai tifosi giallorossi e indirettamente anche a Zdenek Zeman dopo l’umiliazione di Torino. Si prende la responsabilità della figuraccia, ma non vuole vendere fumo alla gente: “Si fa del male alla piazza se si pensa al titolo. L’ho sempre detto, dall’inizio anno. Non credevo che fossimo in grado di lottare per il primo posto. Guardando le altre, non mi sembra che siano messe molto meglio. Così penso che, facendo un grande campionato, possiamo arrivare tra le prime tre. Sarebbe già un risultato incredibile, allo stato attuale delle cose. Dobbiamo tornare in Europa, non possiamo non arrivare almeno sesti. Il progetto è pluriennale e dobbiamo tribolare nelle prime stagioni per trovare un’identità e diventare una squadra che provi davvero a lottare per i primi posti“.
Aspettative di stagione decisamente ridimensionate sopratutto se si gioca come ieri, sopratutto se non si seguono le direttive di Zeman. Così l’articolo de La Gazzetta dello Sport di A. Pugliese dal titolo: “Florenzi: Abbiamo dato il 10% di quello che vuole Zeman“, dove si analizza, oltre alla pessima prestazione della squadra giallorossa, anche le parole del centrocampista romano: “Dopo 19′ minuti l’incubo è ancora peggiore di quello della scorsa stagione, quando la più brutta Roma di Luis Enrique ci aveva messo 29 minuti prima di sciogliersi. Quella di Zeman ieri sera è andata oltre, palesando tutte le incertezze di una squadra in balia delle onde (…) Colpa nostra L’unico a salvarsi è stato però un altro romano, Alessandro Florenzi. «Il verdetto è chiaro, visto il primo tempo. Difficoltà a capire Zeman? Abbiamo fatto solo il 10% di quello che ci dice, la colpa è nostra. Adesso dobbiamo ripartire lavorando sodo. Siamo amareggiati, è una sconfitta che non fa bene né a noi, né ai tifosi, che saranno anche più amareggiati di noi». Chiusura con i tweet dei brasiliani. Castan: «Non è andato bene nulla, ma lavoriamo per vincere». Molto più esplicito quello di Marquinhos: «Si perde e si vince tutti insieme». Segnali in vista?”.
Diverso invece l’articolo de Il Romanista di F. Bovaio dal titolo “4 gol presi in trasferta come l’ultimo Juve-Roma“, nel quale si fa un salto indietro verso l’ultima trasferta della Roma a Torino: “La Roma non prendeva 4 gol in campionato proprio dall’ultima trasferta a Torino contro la Juve, quella dello scorso 22 aprile. Da quel giorno ad oggi, tra la fine del campionato passato e l’inizio di quello in corso, ha vinto solo 3 volte, di cui una a tavolino (quella stra-nota di Cagliari) e 2 in trasferta: la prima a Cesena, all’ultima giornata del torneo passato, in una gara ininfluente per tutto; la seconda al Meazza contro l’Inter il 2 settembre. Poi sono arrivati 5 pareggi e 3 sconfitte. In pratica, delle 11 partite di campionato intercorse dallo Juve-Roma 4-0 di Luis Enrique a quello di ieri i giallorossi ne hanno vinte poco più che un quarto (ma una a tavolino). Dati che evidenziano un male di fondo di questa squadra che continua a commettere gli stessi errori dello scorso campionato e ad avere i medesimi cali di testa“.