Juventus-Roma 4-0: le interviste. Luis Enrique: “Juventus più forte, ma terzo posto ancora possibile”. Sabatini: “La colpa non è di Luis Enrique, ma di noi dirigenti”. Osvaldo: “Presi in giro da Bergonzi”

Juventus-Roma 4-0: tutte le interviste dei protagonisti.

Luis Enrique a Sky Sport:
“Non so cosa ha fatto Lichtsteiner su Lamela. E’ brutto che un calciatore di questo livello che vince 4-0 faccia questa cosa. E non è bello quello che ha fatto Lamela.  La gara? Dopo due tiri in porta dopo otto minuti che si sono trasformati in due gol, la partita era finita. Dopo il 3-0 con un uomo in meno era chiusa. Oggi troppa differenza, non ho niente da dire. Complimenti alla Juventus che infatti è capolista. Manca la personalità? Io non la vedo così. Ricordate in Coppa Italia in cui giocava Francesco e abbiamo perso 3-0. Pensavo fosse una partita molto fisica, come è stata, noi dovevamo giocare 4 partite in otto giorni ed ho pensato di lasciare in panchina Francesco. Noi dobbiamo pensare a quello che succederà mercoledì e poi con il Napoli. Ogni volta che arriva una sconfitta del genere siamo preoccupati, come no. Pensavo fosse una partita fisica. Non dimentichiamo che Pjanic è un trequartista, con noi gioca da interno ma è un trequartista. Perrotta su Pirlo? No ha giocato come interno come al solito. Giocavamo con due trequartisti: Pjanic e Borini. L’intensità nel calcio è la cosa più importante. Non abbiamo avuto la stessa intensità dell’avversario, che però è quello che ne ha messa di più nel campionato. Il calendario? Abbiamo 50 punti. Abbiamo subito sconfitte ma siamo lì. Certo ogni volta che perdiamo non è mai con una mezza misura. Nella fine di un campionato è sempre difficile dire cosa succederà. Penso che abbiamo tre partite in casa e dobbiamo andare a Cesena e Verona. Dobbiamo migliorare sicuramente in trasferta, ma in casa abbiamo fatto un buon lavoro. Dobbiamo dimenticare questa sconfitta e pensare alla Fiorentina”.

Luis Enrique a Mediaset Premium:
“Troppo facile farci gol? Sì, è stata la chiave, sapevamo la loro intensità, e noi forse un po’ distratti abbiamo preso i due gol e poi il rigore e in 10 uomini la partita è finita. Dobbiamo pensare a come correggere questi errori, ma io continuo a pensare che possiamo arrivare in alto in classifica e penso che ce la faremo. Fuori Totti? Ho pensato che era una gara fisica e così è stato, e ho pensato che Totti era meglio rimanesse in panchina per essere il nostro riferimento in casa. Addio al terzo posto? Come addio? Siamo tutte lì con le altre che lottano per il terzo posto. Oggi l’avversario ha fatto molto di più di noi e chiunque fosse entrato in campo il risultato non sarebbe cambiato. Io non vedo i miei calciatori entrare in campo rilassati, ma quando succede questo è difficile da spiegare, 5 partite ancora dipendono da noi e dobbiamo essere il più regolari possibile, ma penso che devo essere ottimista. La squalifica di Lamela? Non credo sia stato uno sputo e lo stesso Liechsteiner ha fatto una cosa brutta, da bambini. Il rispetto è una cosa importante, per tutti”.

Luis Enrique a Rai Sport:
Sapevamo che era una trasferta molto complicata. La partita è finita quando siamo stati con un uomo in meno. Ora pensiamo alla prossima gara. La Juventus è la capolista e merita di stare lassù. Lamela? Lo juventino ha fato un gesto con la lingua molto brutto e anche Lamela ha risposto molto male. Tutti e due gesti brutti. De Rossi? Ho pensato che era meglio cosi. Abbiamo davanti partite molto difficili. Non dimentico cosa sta facendo la squadra. Siamo ancora vicini al terzo posto. Noi facciamo sempre il pressing alto al di là della squadra che affrontiamo. Loro sono molto bravi e con il Milan sono i migliori del campionato. Io sono convinto di quello che sto facendo con la squadra. L’ho sempre detto il primo responsabile sono io. Non penso che dovrò cambiare modo di gioco. Quest’anno abbiamo fatto tante gare di alto livello, pur perdendo tante gare”.

Luis Enrique in conferenza stampa:
“Faccio scelte che considero opportune, penso a tenere il pallone e fare la nostra proposta. Certo che tante volte l’avversario è riuscito a fare un lavoro migliore. Oggi sono stati più bravi loro, hanno meritato, non posso dire nulla. Ci sono due squadre davanti a tutti, il resto siamo lì tutti vicini. Durante la settimana abbiamo parlato tanto di questo, dell’atteggiamento. Prima di entrare in campo li vedo con la mentalità giusta, oggi le prima due palle gol loro hanno fatto due gol. Non manca la voglia, lo vedo ogni settimana. Ogni volta che abbiamo avuto una brutta sconfitta siamo andati avanti in modo ottimo. Su Totti mi aspettavo una partita molto fisica, come in Tim Cup, e vedendo quel che sarebbe successo nei prossimi 8 giorni ho preferito farlo riposare per farlo giocare nelle prossime in casa al meglio dello stato fisico. Io penso sempre alla squadra. Non so cosa ho detto dopo il derby che fu molto frustrante. Non parlavo degli arbitri, dell’avversario, parlavo di un sentimento personale. Io non penso che la squadra manchi di voglia, solo che ogni volta che c’è una sconfitta è brutta. E quando una partita si mette male non riusciamo a cambiare il giro della partita. Questo è vero, è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Ma non si cambia in un momento questo. Ci sono circostanze difficili da capire, ma l’atteggiamento non è brutto. E’ brutto per i tifosi, lo sappiamo, ma anche i calciatori sono arrabbiati e delusi nel vedere di non aver fatto neanche la partita. E’ successo qualche volta di troppo ma ogni volta che siamo stati in difficoltà siamo risaliti e ora questo succederà nelle prossime due in casa, che dobbiamo vincere”.

Luis Enrique a Roma Channel:
“Per noi è difficile spiegare questo, non è la prima volta che succede, ma io non posso criticare troppo la mia squadra perchè non hanno messo in campo grinta. No, ho visto l’approccio alla partita, abbiamo parlato dell’intensità giusta tutta la settimana anche oggi, non ho visto mancanze, certo che le prime due palle gol sono gol loro e la squadra va in difficoltà. E’ difficile spiegare ai tifosi, non ho visto mancanza di grinta, a fine partita erano delusi, è difficile, non è una situazione che da molta fiducia, possiamo fare bellissima partita pochi giorni fa e fare un’altra partita molto lontana da quel che serve per fare lotta alla Juve. Sconfitta meritata? Si, senza dubbio. La capolista ha grandissima qualità tecnica, e una grinta difficile da eguagliare. Il mio lavoro è fare meglio per questa squadra e cercare di cambiare quest situazione successa 3-4 volte quest’anno e affrontare un campionato in modo più regolare soprattutto per rispetto dei tifosi, che meritano più intensità. Ma noi cerchiamo di farlo sempre. In settimana avevamo lavorato sul pressing alto, ma oggi si è visto qualcosa di diverso, non ci siamo riusciti. Anche in Tim Cup ci avevamo lavorato. Poi oggi dopo l’uomo in meno la partita era finita. Il mestiere dell’allenatore è questo, cerco di farlo, certe volte lo ottengo altre no, ma non dobbiamo mollare, dobbiamo avvicinarci alla Champions”. 

 

Sabatini a Sky Sport:
“Lamela? Direi che Lichtsteiner avrebe potuto evitare il gesto. Io lo sputo non lo vedo ma non faccio finta di non vederlo. Se c’è saremo i primi a colpirlo. Sarà punito perchè vogliamo crescere bene i giovani. Gli ho detto che qualora lo avesse fatto non avrebbe mai più dovuto farlo. Lamela dice di aver simulato il gesto. Luis Enrique? L’allenatore sa che noi siamo consapevoli della fragilità della squadra, endemica e strutturale che dovremo correggere. Siamo stati rinunciatari e vinti in partenza ma abbiamo ancora strada davanti a noi che vogliamo giocare e vincere. Ci vorrebbe uno psicoterapeuta almeno per me. So quello che succede: c’è stato un momento in cui avevamo acquisito forza, soprattutto fuori casa. Poi c’è stato un passo indietro, anzi due tre. E’ vero che non riusciamo ad aggiustare le partite, ma la colpa non è sua ma di noi dirigenti. Quello che abbiamo visto stasera però ci da la misura di quanto dobbiamo lavorare, cioè tanto. Le qualità di Luis Enrique le riconosciamo e le conosciamo. Ovviamente anche lui fa errori ma noi che abbiamo fatto la squadra qualcosa gli abbiamo fatto mancare. Lo dice il campo, che è inequivocabile. Il rinnovo? Luis ha già un contratto fino al prossimo anno, come me. Non abbiamo bisogno di quinquennali per lavorare serenamente”.

Sabatini a Mediaset Premium:
“Qualche fragilità la squadra la denuncia da sempre e ne siamo consapevoli, ma bisogna essere lucidi e leali, ci sono dei limiti riconoscibili ne dobbiamo prendere atto e intervenire. Il terzo posto? E’ quasi incolmabile ma la squadra ha risorse ed energie e tornerà a giocare e vincere, e poi vogliamo difendere anche l’Europa league. Lamela? Se sputo è stato, dovremo educare il ragazzo e sarà punito, non perché siamo censori ma perchè vogliamo farlo crescere bene, è giusto aiutarlo a crescere, ma io non ho potuto vedere le immagini. Il ragazzo dice di aver fatto soltanto il gesto di sputare, ma di non aver sputato”.

Sabatini a Rai Sport:
“Le carenze sono state già individuate. L’allenatore e la società c’entrano poco, i responsabili maggiori siamo io e Baldini. Totti? Non so cosa abbia avuto in mente Luis ma credo che lo abbia fatto anche in previsione delle prossime gare. Lamela? Intanto parliamo di presunto sputo. Se lo ha fatto la società prenderà dei provvedimenti”.

Sabatini a Roma Channel: 
“Bisogna riconoscere che c’è una fragilità strutturale complessiva, e non mi riferisco al carattere dei calciatori che ci sono, ma di quelli che non ci sono. La Roma è in costruzione, qualcosa va cambiato, ce ne siamo accorti in corsa e non abbiamo fatto in tempo a intervenire. Sta mancando qualcosa, è colpa mia e della società, ma questa responsabilità può essere capita, non si può far tutto subito. Interverremo in direzione di quel che c’è mancato, ma l’amarezza è grande, se usciamo così da uno stadio che meritava un’altra Roma. Ma siamo ancora in corsa per un obiettivo importante, abbiamo due partite in casa e dobbiamo riacquistare la dignità, che riacquistiamo sempre subito. In questo senso il carattere ce l’abbiamo. Dobbiamo avere la forza nel dolore, sono situazioni dolorose queste non solo spiacevoli per noi e per i tifosi e per i calciatori. Ma siamo dentro al nostro percorso, dobbiamo risolvere i problemi, inutile cercare i responsabili, c’è una struttura in movimento e saremo prestissimo competitivi e non si ripeteranno più così spesso questi episodi. La Roma del futuro? A volte basta un ingrediente sbagliato per rendere una ricetta sbagliata, il legame tattico non è sufficiente, non è colpa dell’allenatore ma delle caratteristiche dei giocatori”.

Osvaldo a Mediaset Premium:
“Sono molto amareggiato, per fortuna giochiamo tra due giorni e ci possiamo rifare, non ho parole e non so come spiegare la sconfitta di oggi, non ce la aspettavamo. Il ruolo? A inizio stagione avrei detto centravanti ma mi sono adattato a fare l’esterno. I tifosi? Si, ora più che mai abbiamo bisogno di loro, noi l’avevamo preparata bene e ci tenevamo tanto, poi ci è riuscito tutto al contrario, in queste ultime partite abbiamo bisogno di loro più che mai”.

Osvaldo a Roma Channel:
“Una partita che avevamo preparato bene, ci tenevamo a far bene visti anche gli altri risultati, dopo pochi minuti sei 2-0 e non te lo spieghi nemmeno te. E quindi non sapevamo che fare, non ce l’aspettavamo, eravamo talmente carichi e concentrati. Dopo 28 minuti perdi 3-0 e sei un uomo in meno. Ti cambiano tutti i piani, ci dispiace per la gente che è venuta fino a qui, saranno delusi però chiedo ai tifosi, manca poco, hanno avuto pazienza fino ad ora, in questo momento abbiamo bisogno più che mai di loro, sono loro che ci danno quella spinta in più. Siamo una squadra strana, fa partite strepitose anche sul piano della cattiveria, e altre in cui sembra che non ci siamo in campo. Io ci credo tanto in questa squadra, ma oggi è stata una partita strana, dopo 4 minuti ti cambia tutto ed è molto dura. Non lo so cosa manca, io vado in guerra per difendere i miei compagni, da fuori sembrerà che manca la cattiveria ma secondo me no. Non riesco a capire, però è giusto che voi da fuori pensate così. Io posso dire di no. I tifosi ci sono stati vicini tutto l’anno, lo so che è difficile in questo momento essere tifoso della Roma, ma chiedo di nuovo, siccome manca pochissimo, di aiutarci fino alla fine e poi a fine anno decideranno se fischiare o applaudire. Anche noi siamo arrabbiati, non scendiamo in campo solo per scendere. Io voglio sempre vincere, anche i miei compagni, ammazzerei qualcuno per vincere. E’ un modo di dire”.

 Osvaldo a Rai Sport:
“Oggi nonostante la Juve che è la più forte, abbiamo fatto male. Anche l’arbitro non ci ha aiutato. Mi sono sentito preso in giro. L’arbitro? Quando parli con questo signore qui sembra che parli con il Padre Eterno. Mi sono sentito preso in giro. Ho provato a parlarci ma rideva in faccia. Mi sono sentito impotente. So che la società non vuole che dica queste cose ma è cosi”.

Perrotta a Sky Sport:
“Credo che indipendentemente dal rigore la Juve abbia strameritato la vittoria. Parlare del rigore è riduttivo. Quest’anno c’è grane discrezionalità da parte dell’arbitro. La accettiamo. Il ruolo? Diciamo che dovevo fare la mezz’ala quando avevamo la palla e alzarmi su Pirlo a palla loro. Credoche la Juve sia una squadra molto forte e attrezzata per vincere. Bisogna dargli i meriti. Baldini aveva detto che era un problema di carattere? Non credo, non per andare contro il direttore. Quello è stato un suo giudizio e io la vedo diversamente.Non credo volesse dire quelle cose perchè a noi ha detto altro. E’ una squadra giovane e ci vuole del tempo. Si sta facendo un grande lavoro, sono stati presi giocatori di qualità e prospettiva e penso si vedranno i frutti. De Rossi? Credo che Daniele possa fare si il regista che il centrale. Ha qualità che in altri non si riscontrano. Per come giochiamo penso che il difensore lo possa fare benissimo”. 

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