Juventus, il consulente dei pm: “Troppe lacune nei bilanci”

L’analisi del consulente dei pm Stasi consolida le accuse di false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza Consob, aggiotaggio e false fatturazioni ai danni della Juventus. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Repubblica, l’analisi spunta dalle carte dell’inchiesta sui bilanci della Juventus. Queste le sue parole:

“I bilanci della Juventus non appaiono redatti nel rispetto delle norme di legge e regolamentari provenienti dalla Consob e dei principi contabili internazionali che disciplinano la formazione di detti documenti. In particolare, risulta accertato che nei predetti documenti contabili non sono state correttamente e fedelmente rappresentate le operazioni di scambio/permuta dei calciatori, tanto a livello di plusvalenze relative a calciatori ceduti, quanto a livello di costi di acquisizione e relativi ammortamenti dei calciatori acquistati. Ed è stato altresì accertato che i debiti per retribuzioni del personale tesserato non sono stati contabilizzati secondo il principio della competenza. È stato accertato che il comunicato stampa diffuso dalla società il 28 marzo 2020 non fornisce una informazione completa e corretta dell’accordo intercorso con i calciatori e l’allenatore circa la rinunzia alle retribuzioni loro spettanti”.

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