Juve, operazione qualità con Cavani e Pjanic

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Tuttosport (A.Milone) – Toccare il giocattolo sarebbe operazione estremamente pericolosa. Semmai sarebbe necessario ritoccarlo, con due o tre elementi portatori di qualità in abbondanza, come auspicato da Massimiliano Allegri in persona. Da un livello eccelso al rango di top club, il passo può essere brevissimo e la Juventus si è già mossa in questa direzione. Lo raccontano i nomi non certo accostati a caso ai bianconeri: gente di esperienza conclamata in Serie A, soprattutto, tanto che le pedine in ballo intrigano parecchio. E anche se André Gomes (Valencia) è magari il meno conosciuto pur restando un obiettivo caldissimo, il sogno di costruire una squadra da finale di Champions fa rima con due top player assoluti: Miralem Pjanic ed Edinson Cavani. L’uno, mezz’ala o trequartista dai piedi oltremodo raffinati; l’altro, bomber di caratura mondiale. Entrambi – raccontano i rumours da Roma e Parigi – alle prese con una stagione ricca di qualche ombra di troppo (eufemismo…).

ROMA: LA SITUAZIONE – Luciano Spalletti, ieri, a precisa domanda su cosa manca ai giallorossi per arrivare al livello della Juventus ha accennato al bosniaco: «Pjanic è un leader, abbiamo bisogno di lui». Una sorta di garanzia per il futuro immediato? Solo in apparenza, ma stando alle ultime indiscrezioni la situazione non è così semplice. Nulla esclude che l’ex Lione, a 26 anni, possa manifestare il bisogno di provare una nuova esperienza, nonostante il feeling profondo con la piazza. E il pressing di Barcellona, Bayern Monaco e Paris Saint-Germain non si arresta. Alla lussureggiante compagnia si è unita anche la Juventus, forte dell’amicizia che intercorre fra il tecnico bicampione d’Italia e persone legate a doppio filo all’ambiente romanista. E siccome “da cosa nasce cosa”, più di un sondaggio approfondito è stato condotto su Pjanic e il suo entourage, in modo tale da verificare l’eventuale disponibilità a una cessione, direzione Juventus. Difficile che sì arrivi in tempi brevi, ma le prospettive giallorosse potrebbero dare una mano: c’è un tecnico – Luciano Spalletti – in scadenza di contratto a giugno 2017 ma che probabilmente resterà senza rinnovo, oltre a un direttore sportivo – Walter Sabatini – la cui bravura è unanimemente riconosciuta, eppure al netto di un accordo dalla durata non lunghissima (2017, anche lui) sostiene di pensare «non oltre il 30 giugno». E c’è un discorso di fair play finanziario da rispettare: la cessione di un big va messa in conto. Last but not least, la clausola rescissoria da 38 milioni – valida entro l’estate – equivale al prezzo di vendita. Detto che la Juventus può permettersi un investimento di tale portata senza una partenza eccellente, nel caso intendesse convogliare quella cifra su altri obiettivi potrebbe utilizzare i 30 milioni ricavati dalla recompra di Alvaro Morata da parte del Real Madrid. A Torino, inoltre, Pjanic avrebbe la garanzia del posto assicurato: da interno, “alla Khedira”, o da rifinitore nel 4-3-1-2 prediletto da Allegri.

ALTRI OBIETTIVI –  Capitolo Cavani: giovedì era previsto un incontro tra l’entourage dell’uruguaiano e i vertici del Psg, nel corso del quale è stata ribadita l’intenzione del giocatore di prestare ascolto alle sirene internazionali. Manchester United, Chelsea, Atletico Madrid e Juventus restano in corsa, con il richiamo della Premier che ha sempre stuzzicato l’interesse del Matador, anche se la voglia di tornare in Italia rischia di avere la meglio. A parte André Gomes in uscita sicura dal Valencia, prosegue la caccia al sostituto di Martin Caceres e a un vice Lichtsteiner: Allegri vota Mattia De Sciglio. E non da ieri…

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