Juan Jesus, il predestinato che deve rinascere alla Roma

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La Gazzetta dello SportJuan Jesus è già un romanista a tutti gli effetti. Oggi farà conoscenza dei suoi nuovi compagni di squadra, dopo la stretta di mano con Spalletti avvenuta ieri sera, al suo arrivo a Pinzolo. Sposato, legato alla famiglia e agli amici, poco amante della vita notturna, Juan Jesus è arrivato all’Inter 4 anni e mezzo fa con aspettative molto alte. Nel 2010, anno in cui ha esordito in prima squadra con l’Internacional, aveva conquistato la Libertadores, nel 2011 è stato il turno del Sudamericano Sub20 e poi il Mondiale U20, in Colombia. Mancino, difensore centrale ma dotato di fisico e corsa che gli consentono anche di giocare sulla fascia, lascia i nerazzurri dopo 142 presenze, un gol e una sola espulsione. Nel 2015 fu squalificato con la prova tv per una gomitata a Chiellini, che gli costò la prima crisi con l’Inter. La seconda è della scorsa estate, quando ha capito che con la coppia Miranda-Murillo per lui ci sarebbe stato poco spazio. Voleva andare via subito, la spesa di poco meno di 4 milioni per acquistarlo era stata già ammortizzata, ma l’Inter non lo ha ceduto, nonostante Sabatini, in ottimi rapporti con il suo agente, lo seguisse.

Adesso Spalletti gli chiederà di tornare quel giocatore che a 20 anni faceva innamorare mezzo Sud America e mezza Europa. Un difensore dal carattere ‘fumantino’ (lo scorso maggio ha avuto un diverbio in campo con Mancini, che lamentava una mancata copertura), alla Roma Juan Jesus ha l’occasione di giocare titolare, in attesa del ritorno di Ruediger. Senza cali di concentrazione (che facevano infuriare gli allenatori dell’Inter), la Roma è pronta a scommettere che potrà tornare quello di una volta.

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