Jonathan Silva, carattere e gran sinistro

Corriere dello Sport (A.De Pauli) – Da quel che si dice in Portogallo, il santone Jorge Jesus vede partire a malincuore Jonathan Cristian Silva, ventitreenne argentino di La Plata. All’allenatore dello Sporting Lisbona, infatti, rimane la sensazione di non essere riuscito a tirar fuori tutto il potenziale da quel laterale mancino che aveva ritrovato in rosa al momento del suo roboante trasferimento dalla panchina degli eterni rivali del Benfica a quello dei leoni biancoverdi, nell’estate del 2015. Il ragazzo era arrivato l’anno prima dall’Estudiantes e, nei piani del tecnico, doveva essere il titolare, ma alla fine finì per giocare di più Jefferson, tanto da consigliare alla società di spedire l’esterno al Boca Juniors, per garantirgli minuti e completare la sua formazione. Blindato da una clausola da 45 milioni, il giovane era considerato un futuro campione. Una stagione e mezzo a Buenos Aires e poi il rientro alla base. Stavolta il concorrente diretto è l’esperto Fabio Coentrao e, poi, ci si mette pure un inopportuno infortunio al collaterale che lo ha messo fuori dai giochi da novembre, dopo 13 presenze, tra Primeira Liga, Coppa di Portogallo e Champions League. Di qui la sensazione di una possibilità, potenzialmente grande, sfuggita tra le dita.

IL GRANDE SALTO – Sentimenti assai prossimi a quelli provati dal vecchio presidente dell’Estudiantes, Enrique Lombardi, il predecessore dell’attuale numero uno Juan Sebastian Veron, al momento della partenza per il Portogallo di Jonathan Silva, che aveva visto crescere nelle giovanili della squadra di La Plata. «È un giovane con enormi margini di miglioramento. È forte, resistente e gli piace attaccare quando c’è la possibilità. Mette sempre l’anima in campo. Ha un grande futuro davanti a lui». Qualità, che all’epoca, gli garantirono anche la chiamata del Tata Martino in Nazionale maggiore, dopo la trafila nell’Under 17 e nell’Under 20. Due le presenze con l’Albiceleste. Tipo tosto, che nello spogliatoio si fa rispettare, è descritto dai compagni come una persona che appare più matura rispetto alla sua età reale. Su di lui aveva messo gli occhi, in passato, guarda caso il Siviglia, ma alla fine non se ne fece nulla. Nelle ultime settimane si era rifatto sotto il Boca, ma i prezzi erano improponibili. Ora si riparte dalla Roma, dove il ragazzo è deciso a spiccare il salto definitivo.

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