De Rossi: “Roma? Mi auguro che ci sia una continuità sia nella guida tecnica che nella società. Addio Spalletti? Mi dispiace”

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e della Nazionale Italiana, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro azzurro accanto al commissario tecnico Ventura. Queste le parole del mediano di Ostia:

Ritrovate di nuovo l’Uruguay…
La Nazionale usciva da un percorso lungo due anni, avendo fallito il passaggio del turno nel Mondiale. Se vogliamo allacciarci alla partita di domani, servirà per il ranking, per i punti di questa classifica che decide i sorteggi. Prima di Italia-Uruguay avevamo pareggiato alcune partite che vincendone almeno una avremmo avuto un sorteggio più semplice. Poi in realtà il girone ha visto passare la Costa Rica ma sicuramente era stato difficile. Per questo la partita di domani ci pone l’obbligo di fare punti per questo ranking che potrebbe servirci.

La UEFA sta per abolire le amichevoli creando un apposita lega, che ne pensi?
Non ho capito benissimo come funzionerà ma abbiamo letto che verrà formulata in base alle fasce. Saranno partite di livello per la Nazionale e sarà forse migliore di fare delle semplice amichevoli. Non si possono paragonare a Mondiali o Europei ma ti vai a giocare sempre un trofeo. Bisognerebbe vederla per capire che valore ha questa manifestazione, se inizia nel settembre 2018 non so se mi riguarderà, anzi credo di no. Sarà un passo avanti, le amichevoli sembrano non portare a nessuna parte e così si possono giocare partite interessanti.

Dal 2011 sei stato guidato da 8 allenatori tra Roma e Nazionale, per questa transizione nella Roma ti augureresti un passaggio morbido come è stato con Ventura?
Il passaggio tra Conte e Ventura, al di là dei risultati, c’è stato un discorso di continuità e similitudine tra i due per quanto riguarda idee comuni di gioco. Per quanto riguarda la Roma mi auguro che ci sia una continuità sia nella guida tecnica che nella società. Negli ultimi anni abbiamo fatto risultati importanti e spero che si continui su questo livello. La gestione starà a noi calciatori, che dovremo essere bravi a calarci nella cultura del nuovo allenatore che non sappiamo chi è. Più facile che siano i calciatori ad adattarsi all’idea dell’allenatore piuttosto che scegliere un allenatore simile a Spalletti. Quello è il nostro lavoro, capire cosa vuole un allenatore e saper cambiare.

Daniele stai per superare Zoff…
Parliamo spesso delle presenze e della lavagna delle presenza, l’hanno levata ed è stata una pugnalata. Zoff, Pirlo tra poco, parliamo di mostri sacri del calcio e non rimango mai indifferente, questa cosa mi lascia il segno e sono felice.

Che effetto ti fa non vederti all’Inter dato che c’era questa possibilità? Che intendi quando dici che la Nation League nel 2018 non riguarderà te?
Vedere Spalletti all’Inter mi dispiace, è un allenatore al quale sono legato, spero non farà vedere lì quanto è bravo perché sarà una nostra rivale per le piazze d’onore. Non vedermi all’Inter non fa effetto, è una cosa normale. Ho sempre vestito la stessa maglia e sarebbe stato strano vedermi con qualche altra. Sulla Nation League faccio un discorso logico, ho quasi 34 anni e sono sicuro che potrò essere un giocatore forte in questo mondiale, già arrivarci vorrà dire aver fatto una buona stagione. Ora non ci penso, ma se immagino che al prossimo Europeo avrò 37 anni… Bisogna essere realisti con noi stessi. Roma e l’Italia sono casa mia, se ci sarà bisogno sono a disposizione. Ma parlando con gli amici davanti a una pizza, orientativamente il Mondiale potrebbe essere l’ultima esperienza in azzurro e quello che ho appena firmato potrebbe essere l’ultimo contratto con la Roma, poi si vedrà. Succederanno tante cose in due anni. Secondo me è una cosa onesta da pensare, di poter essere al capolinea con queste due storie che sono state bellissime.

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