Irrati, quando la coppa vale oro

Corriere dello Sport (E.Pinna) – Per Massimiliano Irrati la coppa Italia sta diventando… oro. Arriva da Juve-Milan dei quarti, questa volta “chi decide chi” (in pratica, il 2×1 dell’Aia, dove le figure di vertice coincidono) gli ha affidato (prima volta) il derby di Roma d’andata. Un bel rischio, viste le tensioni che la sfida, da sempre, si porta dietro e vista la stagione tutt’altro che positiva per l’avvocato originario di Cerbaia di Lamporecchio, nato a Firenze, residente a Pescia e della sezione di Pistoia. Se non fosse per la seconda competizione nazionale, l’annata del neo internazionale (lo è dal primo gennaio scorso, al posto di Damato) sarebbe davvero anonima, tutte partite di medio cabotaggio se si eccettuano le due sfide delle squadre romane contro la Fiorentina. Un vero peccato, visto che lo scorso anno s’era davvero guadagnato stima e considerazione sul campo, dirigendo alla grande anche le sfide più difficili e risolvendo con piglio (ricordate il faccia a faccia con Higuain?) anche le situazioni più difficili. Vittorie.

Quest’anno sia la Lazio, che lo trova per la seconda volta, sia la Roma (siamo a quota tre stagionali) hanno sempre vinto con Irrati in campo. La squadra di Inzaghi ha battuto la Fiorentina per 3-q, con un rigore a favore. Quella di Spalletti ha battuto il Pescara prima (3-2) e la Fiorentina poi (4-0). Una curiosità: a parte l’esordio (Genoa-Roma 1-0), tutte le gare dirette ai giallorossi sono finite con punteggi ad alto numero di gol. La Lazio ha sette precedenti: 4 vittorie (tre in casa), un pari e due ko (uno in casa). La Roma lo ritrova per la 10ª volta: 4 vittorie (in trasferta non ha mai vinto), 4 pari e un ko (con Genoa appunto). All’Olimpico e alla Lazio è legato un episodio che ha fatto il giro del Mondo: Irrati è stato il secondo arbitro italiano (il primo fu Rocchi) ad interrompere una partita per «cori razzisti», successe a Lazio-Napoli del 3 febbraio 2016.

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