Inzaghi: “Lazio, non pensare al derby”

Il Messaggero (E.Bernardini) – C’è l’Udinese, la Roma viene poi. E’ questo il diktat di Inzaghi nella settimana più importante della stagione per la Lazio. Il pericolo reale è che i biancocelesti possano avere la testa esclusivamente rivolta alla semifinale di andata di mercoledì e sottovalutino l’impegno di questo pomeriggio. Sarebbe un errore gravissimo perché l’Europa passa inevitabilmente prima dal campionato, soprattutto perché bisogna tenere il passo dell’Atalanta (che ieri ha battuto il Napoli) e scavalcare l’Inter, che affronta i giallorossi nel posticipo. La coppa Italia è una porta d’emergenza da sfruttare solo all’occorrenza. Inzaghi vorrebbe centrare l’obiettivo in campionato e magari condire il tutto con il trofeo nazionale. Non sarà impresa facile.

UN PASSO DIETRO L’ALTRO – Inzaghi lo sa benissimo, ma non manca di lanciare un messaggio: «Dopo 25 partite non siamo mai stati fuori dall’Europa. Dobbiamo dare continuità ai risultati. In Coppa abbiamo questa doppia sfida con la Roma, puntiamo alla finale». Sette giorni per capire che colore avrà il futuro della Lazio, Simone mostra sicurezza: «Partiamo con l’Udinese, non sarà semplice perché hanno giocatori esperti che possono essere decisivi, però ho visto la squadra bene, lo ripeto. Poi avremo la semifinale che ci siamo meritati e che abbiamo voluto con tutte le nostre forze». Tradotto: al derby con la Roma Inzaghi ci pensa notte e giorno. Deve riscattare la sconfitta in campionato e puntare dritto a quel trofeo che lui conosce molto bene. Ne ha vinti cinque in carriera, tutti con la Lazio: tre da giocatore (nel 2000, nel 2004 e nel 2009), due da allenatore della Primavera (2014 e 2015), una addirittura proprio in finale contro la Roma. Procede sparato verso i suoi obiettivi Simone, senza guardare in faccia a nessuno perché lui è ambizioso e sta cercando di trasmettere questo atteggiamento alla squadra. Per ora un piccolo record se lo è portato già a casa: 47 punti nelle prime 25 giornate, nessuno meglio di lui nell’era Lotito. «Fa piacere. Questo è un campionato particolare, con un punteggio così dovremmo essere terzi o quarti, siamo invece sesti. Dobbiamo vincere più partite possibili, abbiamo margini di crescita. Sono fiducioso, abbiamo lavorato bene» ha detto il tecnico biancoceleste.

NUMERI FAVOREVOLI – Le statistiche sorridono alla Lazio. Negli ultimi dieci incontri disputati all’Olimpico tra le due squadre, solo 3 di questi sono terminati con la vittoria dell’Udinese, 6 sono stati i trionfi laziali, un solo pareggio. L’ultima vittoria dei biancocelesti risale al 13 settembre 2015 quando Alessandro Matri, nel giorno del suo debutto, segnò una doppietta risollevando l’umore della Lazio, reduce dall’eliminazione nel preliminare di Champions con il Leverkusen e dal sonoro 4 a 0 subito dal Chievo. L’ultimo successo dell’Udinese risale al 25 settembre 2014. Il quarto posto passa inevitabilmente dalla gara di questo pomeriggio: Europa, Roma ma anche lo stadio. A domanda precisa Simone ha risposto: «Penso che verrà accettato anche il progetto dello stadio della Lazio. Le due squadre rappresentano la città di Roma, è un obbligo che entrambi i club abbiano lo stadio di proprietà».

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