Santon: “Abbiamo buttato parecchi punti questa stagione, ma ci sono ancora tanti obiettivi”

La Roma continua ad intrattenere i suoi tifosi anche in tempi di quarantena. Sul profilo Instagram del club oggi è stato intervistato Davide Santon. Il terzino, classe 1991, è arrivato nella Capitale nell’estate del 2018 insieme a Nicolò Zaniolo dall’Inter, nello scambio con Radja Nainggolan. Il calciatore ha risposto ad alcune domande riguardanti la situazione che sta vivendo, legata al Coronavirus, al rapporto con Fonseca e i compagni di squadra e un bilancio della stagione finora. Queste le sue parole:

Come stai?

Tutto bene. Un po’ di nostalgia, speriamo che presto si sistemi tutto.

Come stai vivendo questo periodo?

Mi ritengo fortunato, ho un bel giardino e passo del tempo fuori. Sono con mia moglie e sto bene. Abbiamo tempo da passare insieme.

Hai fatto anche una grigliata a Pasquetta?

No, perchè non bisogna sgarrare (ride, ndr). Abbiamo mangiato cioccolata però niente barbecue.

In questo momento vi siete goduti la famiglia, siete sempre fuori per lavoro?

Questo si perchè abbiamo un lavoro dove siamo sempre via. E’ un bene fino ad un certo punto, quand’è che riaprono le scuole? (ride, ndr). E’ bello passare del tempo insieme. Questo periodo ha anche un po’ di positività, stiamo più insieme visto che durante l’anno non ne abbiamo l’opportunità.

Hai passato tanto della tua vita a Milano. Come stai vivendo a distanza la situazione?

Sento parecchia gente, anche alcuni dell’Inter. Noi siamo fortunati rispetto a loro, là ci sono stati molti più casi. Pensare che ci sono tante migliaia di persone che stanno così è dura. Speriamo che questo periodo possa passare, perché cosi non si può andare avanti.

La tua giornata tipo?

La routine, ormai mi sveglio sempre tardi (ride, ndr). Faccio colazione, poi compiti con mia figlia che fa la prima elementare. Poi dopo un po’ di allenamento, passo un po’ di tempo con la famiglia fuori. La sera a volte un film, a volte un po’ di PlayStation.

Giardino fondamentale per allenarti…

Si, anche se avrei bisogno di ancora più spazio. Quando corriamo abbiamo bisogno di 100 metri. Un po’ di giardino, un po’ di bicicletta in casa e riusciamo a gestirla.

Di quanto avrete bisogno per riprendere il ritmo partita?

Stiamo cercando di mantenere il fitness abbastanza alto. Abbiamo allenamenti intensi, anche la bici da 50 minuti ad un’ora. Sono tosti. Certo poi correre sul campo è diverso. Non so in quali date si possa parlare. Diventa una pre-season, 3-4 settimane di allenamento intenso per poter tornare in forma discreta.

Che cosa ti manca di più del calcio?

Mi manca un po’ tutto. I compagni, il feeling in campo, gli stadi, i nostri tifosi. Se si giocherà a porte chiuse non sarebbe la stessa, sarebbe diverso. Però prima o poi bisogna riprendere e bisogna essere pronti.

Vi aiuta la chat con i compagni, chi è il più scatenato?

Un po’ tutti. Abbiamo diverse chat dove ognuno manda un qualcosa ogni giorno, un video divertente. Adesso mi è appena arrivato un messaggio da De Rossi che mi ha scritto una cosa divertente.

Il mister ha detto che sta pensando alla difesa a 3. Come la vedi?

Abbiamo giocato un paio di volte a 3, mi piace. Poi dipende sempre contro chi giochi. E’ un sistema di gioco dove potrei coprire più ruoli. E’ un sistema di gioco che mi piace.

Vi sentite col mister?

Si, ci sentiamo. Ci scrive e ci chiede come vanno gli allenamenti, come procede. Anche lui ha voglia di tornare ad allenarci.

Rapporto con Fonseca?

E’ bello perché è un rapporto sincero. Mi dice quello che pensa, quello che devo migliorare, quello che ho fatto bene. Mi piace l’onestà, lo deve essere con i giocatori. Ha un buon rapporto con me, parliamo spesso. Parlando inglese ci capiamo. Riusciamo ad avere un buon feeling.

Il tuo migliore amico nello spogliatoio?

Ne ho un paio. C’era un feeling particolare con Florenzi che saluto. Poi con Lorenzo Pellegrini abbiamo veramente un’amicizia bella e sincera. Anche col resto dei ragazzi.

Quanti tatuaggi hai e cosa rappresentano?

Tanti. Mi sono tatuato tutto il braccio, mi sembra 10-11, ma ho perso il conto. Hanno il loro significato, tipo il primo scudetto con l’Inter, poi la Champions. Poi ho significati della famiglia, la data di nascita di mio fratello, il nome di mia figlia sul petto, la lettera di mia moglie. Fare tatuaggi che non hanno significato non mi piace tantissimo. Anche i tribali sono bellissimi da vedere.

Qual è il bilancio di questa stagione con la Roma?

Discreto perché durante la stagione abbiamo buttato via parecchi punti. Per questo siamo in quella posizione. Di obiettivi ce ne sono ancora. Siamo agli ottavi di Europa League, quindi è un traguardo importante. Siamo quinti in campionato a tre punti dall’Atalanta che ha una partita in meno. Possiamo competere per i primi quattro posti. Si spera che nei prossimi anni o da quest’anno si possa vincere qualche titolo. La voglia è quella. Qualcosa voglio vincere con la Roma.

Ti immagini una vittoria a Roma, nella città di Roma? Che idea ti sei fatto?

Sarebbe un sogno, è un mio sogno, come è un sogno di tutti. Veramente oltre allo sperare voglio veramente vincere qualcosa qua a Roma, qualsiasi trofeo, però voglio vincere un trofeo qua con la Roma.

Qual era la tua idea della Roma quando la affrontavi?

Mi ha sempre affascinato. A parte che è una squadra con un tifo incredibile. Ha avuto Totti che è stato uno dei più grandi in assoluto. Non è mai stato facile giocarci contro, è stata sempre forte e competitiva. Nel 2009 eravamo arrivati primi e secondi. Avevamo avuto una discussione con De Rossi che è stata divertente (ride, ndr). Adesso spero che dal prossimo anno in campionato ci sia la Roma là sopra, lo voglio veramente.

Hai trovato continuità ora, sei soddisfatto?

Si perchè la stagione non è iniziata benissimo. E’ stato un inizio un po’ così e così, con voci di mercato che dicevano che sarei andato via. La mia volontà è stata sempre quella di rimanere a Roma. Sto bene. Nella squadra mi sento a casa. Non ho mai avuto motivo per andare via, poi con il lavoro mi sono preso qualche soddisfazione. Mi ritengo soddisfatto, ma c’è sempre da migliorare e lavorare. Ci sono partite che vanno bene o male.

Hai giocato bene nel derby. Perchè?

Mi esalto. Ogni volta che entro in campo in un derby mi viene emozione. Quando entriamo in campo ti guardi intorno, c’era un’atmosfera allo stadio che non ho mai provato all’ultimo derby. Correndo sul campo avevo la pelle d’oca. Lì non hai bisogno di preparare una partita, le motivazioni vengono da sole. E’ stata una cosa unica. Giocare il derby è sempre fantastico. Ce ne sono state tante di emozioni. Come contro il Mancheter United a San Siro, c’erano 90mila persone. Aveva contro Ronaldo e ci giocavo alla PlayStation qualche mese prima. Nel derby di quest’anno ho avuto una cosa particolare.

E’ Ronaldo il più forte che ha affrontato?

Si, li ho affrontati entrambi quelli che si sono scambiati i Palloni d’Oro. Ronaldo e Messi. Ronaldo ce l’avevo davanti ed è stato uno dei più difficili. Per me è più difficile affrontare uno più rapido nei primi passi. Messi è imprendibile per tutti e pure Ronaldo (ride, ndr).

Qual è il terzino a cui ti ispiravi?

Ho avuto una carriera strana. Sono partito attaccante. Quando ero piccolino mi ispiravo molto a Sheva, Van Basten. Poi cambiando è arrivato Maicon, è stato uno dei più forti, era formidabile. Poi mi ispiravo anche a Kaka.

Sei fortissimo alla PlayStation…

Me la cavo per il tempo che ci posso giocare. Non gioco a giochi di calcio. Gioco solo a Call of Duty. Non mischio il lavolo col piacere (ride, dr).

Chi si vanta di essere il fenomeno?

Giochiamo tutti e ci prendiamo in giro. Anche là abbiamo un gruppo e ci troviamo per giocare.

Le iniziative della Roma. Quanto ti rendono orgoglioso?

Veramente tanto perché ho visto delle cose che sono state fatte bellissime. L’atto di beneficenza all’ospedale, il cibo alle persone meno fortunate, alle uova di Pasqua date ai bambini in un momento così difficile.

Che cosa vuoi dire ai tifosi della Roma?

Tenete duro che passeremo anche questa. E’ un momento difficile ma tutti insieme ce la possiamo fare. Vinceremo qualcosa insieme perchè lo voglio veramente tanto.

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