Corriere dello Sport – Marquinhos: “Felice per gli elogi, ma non ho ancora fatto niente”

Ma si chiama Marcos o Marquinhos?  «Scegliete voi» spiega lui sorridendo timidamente davanti alle telecamere di Roma Channel:  «Sulla maglia ho messo il nome Marcos perché era più facile distinguermi da Marquinho…» . Nel corso dell’intervista, il diciottenne più precoce della storia recente della Roma si è fatto conoscere un po’ dai tifosi:  «Devo tutto a mio padre e alla mia famiglia. Grazie a loro sono qui. Mio padre poi vive con me in Italia, mi accompagna agli allenamenti, mi segue sempre con i suoi consigli. (…)» .
NORMALITA’ – Nemmeno lui si aspettava un inserimento così rapido in squadra. Segno che non ha intenzione di montarsi la testa:  «Sono rimasto sorpreso anche io. E sono molto soddisfatto delle prime settimane alla Roma. Ma so che non ho ancora fatto niente. Leggo tanti elogi, tante belle parole, però io devo lavorare duro per migliorare. In tutto. Credo di avere una buona tecnica. Ecco, forse questa è la mia qualità migliore. Ma voglio fare di più, impegnarmi ogni giorno per diventare più forte. Anche se sognare è bello, soltanto con l’applicazione si raggiungono i risultati» . Personali e di squadra:  «Non so dove potremo arrivare. Siamo un buon gruppo. Ora ragioniamo partita dopo partita, passo dopo passo» . La sua maturità in campo nella lettura delle situazioni è quasi sconvolgente:  «Sono un ragazzo tranquillo e trasferisco la mia serenità in partita. Non ho paura delle responsabilità. Il mio divertimento è diventato un lavoro e di questo non posso che essere contento. Non credo che il calcio italiano sia così diverso da quello brasiliano: anche da noi il livello è salito tanto negli ultimi anni» .(…)
Corriere dello Sport – Roberto Maida

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