Totti: “Nazionale? Mai dire mai”

Il Capitano della Roma, Francesco Totti, si racconta a 360 gradi, parlando anche dell’ottimo momento che sta attraversando la squadra guidata da Luis Enrique. Ecco l’intervista integrale rilasciata dal Capitano giallorosso al TG1.

Qual’era il significato di quella maglietta che hai indossato ad agosto con scritto “basta”?

Era semplicemente la maglietta che ho deciso d’indossare per uscire di casa. Non era nessuna polemica, nè era contro nessuno. E’ stato montato un caso che non esisteva“.

All’inizio hai avuto dei problemi con Luis Enrique?

Assolutamente no, ho sempre avuto dei buoni rapporti con tutti i miei allenatori. Quando le cose non vanno bene si aplifica tutto. Poi è venuta fuori la verità“.

Cosa intendi per verità?

“Che remiamo tutti nella stessa direzione, che vogliamo il bene della Roma e che vogliamo onorare questa maglia“.

Allora con Luis Enrique non c’è mai stato nessun problema?

“Fin dall’inizio ho avuto un grande rapporto con lui. Quando non giocavo è ovvio che mi dispiaceva, ma ho sempre detto di sentirmi parte del gruppo e del progetto, mi sono messo a disposizione. Poi, cominciando a giocare, le cose sono andate sempre meglio“.

Come spieghi la brutta partenza in campionato della Roma?

Con giocatori nuovi, e con un allenatore nuovo ci vuole sempre del tempo. Luis Enrique veniva da un altro calcio, ma è stato molto bravo e intelligente nell’adattarsi e i risultati finalmente sonoa rrivati

Chi è Luis Enrique?

“E’ una persona vera, che dice sempre le cose in faccia. Tutti abbiamo pregi e difetti, ma lui è un tecnico che può di sicuro portare una nuova metalità in Italia“.

Quindi ti piace il suo modo di allenare? Con il suo arrivo la tua posizione in campo è cambiata, comel’hai presa?

“Lui mi piace tantissimo. Inizialmente non ero contento di giocare in quella posizione, ma ha avuto ragione lui, ora mi diverto io e si diverte la gente“.

Come definiresti adesso la Roma?

Una squadra che si diverte e che fa diverte, ma sopratutto che vuole vincere”.

Siete la novità del campionato?

“Adesso sì. Di vittoria in vittoria lo siamo divetati, ora possiamo dire la nostra. Prima non era possibile: il cambiamento è stato totale, con tanti stranieri, quasi tutti nuovi, dovevano imparare la lingua, conoscere la gente e la città“.

Sei il calciatore più famoso d’Europa, più di Del Piero e C. Ronaldo. Come sei rimasto dopo aver letto la notizia?

Non me lo sarei mai aspettato. Sono felice e orgoglioso di questa cosa, credo di essermi meritato tutto sul campo. Ho sempre voluto indossare questa maglia e dare il massimo per questi colori, e i risultati sono venuti“.

Anche questo è motivo di orgoglio?

Io di carattere non sono un tipo molto orgoglioso. Ma si sono contento di tutto quello che ho fatto e di quello che farò“.

Che cosa vuole dire vestire un’unica maglia in carriera?

“E’ una doppia vittoria. Fin da bambino ho sempre voluto indossare questa maglia, questi colori, ho avuto tante possibilità di andar via,  ma ha prevalso l’amore e sono fleicissimo di questo. Spero davvero di rimanere a lungo una bandiera di questa squadra

Quasi meglio di un pallone d’oro?

“Si, per me vale di più del pallone d’oro. Anche se sono questioni differenti, per me conta di più aver sempre vestito la maglia della Roma“.

Come vede il suo futuro?

<Ho ancora due anni di contratto, spero di arrivare a giocare sino a 40 anni. Comunque vedremo più avanti quali saranno le mie condizioni fisiche se non dovessi sentirmi più al 100% sarei il primo a gettare la spunga. Di fare il dirigente ancora non ci penso, ora mi preoccupo solo a mantenermi in forma e a divertrmi, il resto ora non conta. Se un giorno non dovessi avere più stimili smetterò>.

Dopo il rigore sbagliato in Roma Juve è stato insultato. Che cosa dice a quelle persone, adesso?

Non ne voglio più parlare è stato un episodio spiacevole, ma adesso è un capitolo assolutamente chiuso“.

Il tuo amico Del Piero ti ha fatto i complimenti per l’ottima stagione che stai disputanto.

“Lo ringrazierò di persona a Torino, anch’io tante volte li ho fatti a lui, e  mi dispiacerebbe che questa fosse l’ultima sfida tra me e lui con queste squadre. Alex ha fatto la differenza in Italia e in europa per anni, la Juve ha il dovere di trattarlo con i guanti bianchi. E mi auguro di non vederlo in altri club, ma che resti sempre bianconero“.

Il ct della nazionale Cesare Prandelli ha dichiarato che potrebbe prendere in considerazione l’idea di convocarti agli Europei. Tu che ne pensi?

Fa piacere che mi prenda in considerazione, con lui ho avuto un bellissimo rapporto anche se l’ho avuto solo per una settimana-dieci giorni come tecnico, sta mostrando grandissima voglia e di avere grandi stimoli, ha fatto grandi cose con la Nazionale. Comunque Mai dire mai… Se sto così anche a maggio valuterò, spero solo di arrivare in quel periodo in queste condizioni“.

Come ti senti adesso?

A trentacinque anni di solito un giocatore è un po’ discesa ,  io invece sono in salita, credo nelle mie potenzialità e cerco di mantenermi, con una vita tranqilla e da professionista

Un pò tutti si aspettavano una tua maglietta per celebrare i 211 gol in Serie A, come hai deciso di non indossarla?

Avevo cose più importanti in testa, ho fatto due dediche, a mia cognata che aveva partorito in settimana e alle vittime della Costa Crociere, su quella nave ho visto cose mai viste, mi sono rimasti m i bambini che scappavano impauriti. Tra gli ultimi film avevo visto proprio il film Titanic. Ho consocito sara e mi ha fatto piacere, mi ha raccontato cose incredibili“.

Delvecchio a ‘Ballando sotto le stelle’ 

Gli è sempre piaciuto, sa muoversi e scherzare. Bella sfida con Panucci…

Terzo figlio?

Vi avverto io. Dieci giorni fa mi davano separato in casa…Ancora nessuna novità, comunque“.

Governo Monti?

Spero che Monti possa cambiare tante cose in questo paese. Abbiamo molti propblemi. Siamo tutti dalla parte sua. sì, più o meno tutti. Speriamo di voltare pagina“.

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