Commisso: “Friedkin alla fine acquisterà la Roma, ma con cifre diverse rispetto a sei mesi fa”

Corriere dello Sport (M. Basile) – Rocco Commisso è al primo anno di esperienza nel calcio italiano, ma è già una figura entrata a pieno regime nel sistema, con la sua esuberanza. Il presidente della Fiorentina nel corso dell’intervista ha trattato dunque tanti temi, tra i quali quello del passaggio di proprietà della Roma tra i suoi due connazionali, Pallotta e Friedkin. Queste le sue parole:

Dan Friedkin ha i suoi stessi avvocati, è in trattativa con la Roma. Secondo lei, come finirà?

L’affare lo sta seguendo JP Morgan, la stessa banca che mi ha assistito con la Fiorentina. Il mercato è cambiato, tutto ha un valore diverso adesso, anche le quotazioni dei club. Credo che alla fine Friedkin acquisterà la Roma, ma con cifre diverse rispetto a sei mesi fa, è normale. Avrei fatto lo stesso. Non dimentichiamo che la prima volta che i Della Valle mi chiesero 300 milioni dissi di no. Forse, ora, invece di 170 milioni di dollari ne avrei pagati di meno. Di certo i veti della politica e la burocrazia italiana possono scoraggiare chiunque.

Al netto di tutti gli ostacoli si è mai pentito di aver acquistato la Fiorentina?

No. Anzi, se potessi, lo rifarei. Non sono venuto con l’intenzione di fare soldi. Certo, neanche perderne, ma quando decidi di entrare nello sport sai che è un settore diverso. Sei mesi fa la Roma non era in vendita, oggi lo è. Friedkin sta trattando il club da mesi, io ho fatto tutto in dieci giorni. Ho sempre seguito l’istinto e non mi sono mai pentito. Il calore dei fiorentini mi dà energia. Quando chiesi di smetterla con i cori razzisti e contro i meridionali mi hanno accontentato. Non lo dimentico.

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