Bojan: “Roma mi ha aperto un mondo, ma anche se stavo bene non giocavo”

Bojan Krkic parla a La Gazzetta dello Sport della Roma, di Zeman, di Luis Enrique e di alcune scelte tecniche che non ha ben capito durante la sua esperienza romanista, soprattutto con il boemo in panchina, scelte che probabilmente hanno influenzato la sua decisione di lasciare la Capitale per andare al Milan. Queste le sue parole:

Non mi sono mai pentito di aver lasciato il Barcellona. Roma mi ha aperto un altro mondo, ho conosciuto una realtà completamente diversa, sia dal punto di vista calcistico sia dal punto di vista umano. E questo non può che essere un aspetto molto positivo per la mia crescita professionale. Non so se Luis ha fallito, io non credo che abbia sbagliato lui. L’errore è stato continuare a paragonare la Roma al Barcellona e pretendere di imitare il gioco del Barça. Luis veniva da quel club ma non era possibile giocare allo stesso modo, la Roma doveva trovare la sua strada. Con Luis tutti si lamentavano ed erano arrabbiati perché i risultati non arrivavano, poi è stato preso Zeman che fa il suo stesso gioco, però intorno alla squadra c’è un altro clima. Anzi, Zeman è addirittura più offensivo e più “spagnolo” di Luis e la sua filosofia non ha niente a che vedere con quella del calcio italiano. A tutti piace giocare, ma io sono uno onesto e se non sto bene sono il primo ad ammetterlo. Però mi ha dato fastidio sentire che alla Roma non ho avuto pazienza. Hanno fatto girare chiacchiere che non mi sono piaciute, è stato detto che io non mi ero inserito bene nel gruppo, ma io avevo dimostrato di meritare di giocare. Invece anche nelle amichevoli è successo che io stessi bene ma poi finivo lo stesso in panchina“.

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