romatoday.it – Negli ultimi giorni ha tenuto banco la notizia della maestra che ha “costretto” i bambini della sua classe a cantare l’inno della Roma dopo la vittoria in Conference League, ma i racconti di pianti disperati e traumi riportati a casa non corrisponderebbero al vero. A dirlo sono proprio i genitori dell’intera classe con una lettera: “Ci sentiamo in dovere di chiarire l’effettiva verità dei fatti vista la notevole risonanza della vicenda avvenuta nella classe dei nostri figli. Nessuno dei nostri bambini ha riportato a noi genitori alcun fastidio o sofferenza, nè tantomeno traumi per aver cantato insieme l’inno della Roma. I bambini si sono divertiti e hanno riportato a casa questa esperienza come positiva e divertente“.
Sul pianto: “Niente affatto perché vogliamo chiarire in merito che il pianto era dovuto al fatto che non stava bene, come confermato dalla mamma, che lo ha ripreso prima perchè aveva la febbre“.
Continua la lettera: “Vogliamo esprimere il nostro più profondo dispiacere per il fatto che un momenti ludico e divertente vissuto in classe in assoluta serenità dai nostri figli sia stato utilizzato per montare una polemica, che offende noi e soprattutto la nostra meravigliosa maestra, alla quale cogliamo l’occasione per riconfermare la nostra più profonda stima e fiducia per quanto ha sempre fatto, con amore e dedizione, per i nostri bambini, i quali, unanimemente, la amano moltissimo“.
