Il Messaggero – I dolori di Pizarro

Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano solo due giorni al derby e finalmente Luis Enrique – a parte Totti, Lobont e Cassetti- ha l’intera rosa a disposizione. Durante l’allenamento di ieri si è fermato Pizarro per un lieve affaticamento muscolare ai flessori ma lo stop del cileno è stato precauzionale al punto che oggi il centrocampista dovrebbe nuovamente far parte del gruppo ed esser così a disposizione per domenica sera. Difficilmente ci sarà invece Lobont: anche il romeno soffre di un problema ai flessori e ieri ha svolto esclusivamente esercizi di fisioterapia.
Con il rientro di Stekelenburg fra i pali, in panchina siederà Curci. In avanti Luis Enrique sembra orientato a impiegare Pjanic nel ruolo di trequartista dietro la coppia Osvaldo-Bojan. Queste almeno sono state le prove tattiche effettuate nelle ultime due sedute a Trigoria anche se, avendo imparato a conoscere il tecnico spagnolo, non sono escluse sorprese. Nel caso non fosse il bosniaco a ricoprire il ruolo di vice-Totti, improbabile che lo possa fare almeno dall’inizio Lamela.
Il favorito sarebbe Bojan con Osvaldo a far coppia con Borini. Maggiori incognite ci sono in mediana: De Rossi è certo del posto, Pizarro se dimostrerà di aver recuperato sarà della gara, l’ultimo posto se lo giocano Simplicio (reduce dall’ottima prestazione contro l’Atalanta) e il rientrante Perrotta. In difesa, invece, nonostante ieri Juan sia stato provato in coppia con Heinze, alla fine l’argentino dovrebbe far coppia con il connazionale Burdisso. Sulle fasce spazio a Rosi e José Angel mentre per Cassetti, non al top, si profila un’altra esclusione. Storia strana quella del difensore che da capitano nella prima gara ufficiale della stagione contro lo Slovan Bratislava, di giorno in giorno appare sempre più ai margini del progetto tecnico. E pensare che invece Cassetti per l’intero ritiro sembrava essere un punto fermo della nuova Roma o almeno uno di quei calciatori che avrebbero visto il campo molto spesso. Complice l’arrivo in extremis di Kjaer, l’ex esterno – trasformato da Luis Enrique in difensore centrale – si è trovato incredibilmente in coda nel reparto arretrato. E’ dal 25 agosto che non viene impiegato nemmeno un minuto.
In panchina contro il Cagliari al debutto in campionato (dove gli sono stati preferiti Heinze centrale e Rosi a destra), la situazione non è cambiata contro l’Inter visto che a destra ha giocato addirittura Perrotta e come centrale difensivo ha fatto il suo debutto Kjaer. Chi pensava ad un rilancio di Cassetti contro il Siena si è ricreduto in fretta: tribuna. Poi, nuove panchine con Parma e Atalanta. La realtà è divenuta improvvisamente amara: da titolare, in due mesi è scivolato ad essere la terza scelta dei centrali difensivi (in attesa di Juan, dietro alla coppia – Burdisso-Heinze – prima di lui c’è anche Kjaer) e addirittura la quarta dei terzini destri (il titolare per ora è Rosi, poi Cicinho e all’occorrenza c’è Perrotta). In questa situazione ipotizzare un addio a gennaio non è azzardato: al momento è circolato il nome dell’Al Nasr di Cannavaro e qualche timido interessamento dalla Turchia. Non è escluso, però, che il calciatore voglia rimanere in Italia. Estimatori, almeno sino alla scorsa estate, non mancavano.
Il Messaggero – Stefano Carina

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