La Repubblica – Come un terremoto tra i tifosi: “Una roba da fantascienza”

Su internet e sulle radio pareri contrastanti ma tutti sono disorientati. Un terremoto per la tifoseria romanista la notizia della tentata truffa e diffamazione ai danni di due dei massimi dirigenti del club, il ds Franco Baldini e l’avvocato del cda, Mauro Baldissoni.

I fan giallorossi si dividono sul fatto che, tra gli indagati, ci sia anche il romanista di lungo corso Mario Corsi, per tutti “Marione”, lo speaker della radio giallorossa più seguita. C’è chi si erge a strenuo difensore di Corsi, una voce legata alle gioie delle vittorie come alla ricerca di consolazioni quando le cose non vanno bene. E allora le prove di quanto “spifferato” da Marione sarebbero nelle «assurde cessioni» dell’ultimo mercato estivo, nell’aver regalato calciatori di livello ai concorrenti per pochi soldi, o anche solo nel non aver mai visto chi davvero si nasconde dietro alla cordata che fa capo a Thomas Di Benedetto. Dall’altra parte del ring chi, anche rivangando le vecchie grane giudiziarie di Corsi, giudica lo speaker «da sempre un pallonaro, buono solo a prendere in giro i tifosi veri». Come Luciano, che si sfoga sul web: «Qualcuno non aveva ancora capito che la nuova dirigenza non avrebbe regalato prosciutti a Natale, e che i fortissimi interessi personali di Renga e Corsi nella Roma adesso sono da mettere da parte per la prima volta?».

Una posizione condivisa sulle frequenze delle radio sportive capitoline, da chi per esempio sostiene che questa sia l’occasione per fare piazza pulita di «speaker che alzano troppo la voce». O c’è infine chi pensa che alla fine tutta lavicenda è «semplicemente una bolla di sapone». Il calcio è fatto anche di questo, di opinioni contrastanti su una vicenda sulla quale a far luce sarà la magistratura e non la curva Sud. Nel frattempo il diretto interessato, Mario Corsi, annuncia in diretta la decisione di autosospendersi dalla conduzione del programma “Te la do io Tokyo”: «È la cosa più incredibile che è successa nella mia vita».Poi si difende e, nel botta e risposta con Giuseppe Lomonaco, suo compagno di trasmissione, ricorda un episodio risalente «ai primi annidi Franco Sensi, l’arrivo della Digos mentre noi criticavamo la Roma in modo feroce. Ora stiamo criticando la Roma nella stessa maniera e mi arriva questa cosa incredibile. Più che ridere non posso fare». Poi spiega incredulo che «Capaldo è una delle persone più importanti della procura di Roma», che la Digos «è l’antiterrorismo», che lui stesso, secondo le ricostruzioni di stampa, sarebbe «coinvolto nell’attività ai danni della squadra: rimango veramente allibito, l’unica difesa che posso fare è dire laverità su quello che è successo, però al giudice. Per il resto sono rimasto come un coglionazzo». A sorprendersi per tutta la vicenda è anche il tifoso giallorosso Maurizio Costanzo: «Roba da fantascienza, forse sarebbe meglio tornare a parlare solo di calcio. Mi sembra tutto abbastanza incredibile».

La Repubblica – M. Ciaffone G. Scarpa

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