In testa con Perotti

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – La qualificazione agli ottavi di Champions come vincitrice del girone, il via libera per la costruzione del nuovo stadio e il main sponsor che potrebbe arrivare a breve. Non si può chiedere di più. È una serata da Roma, tra le più belle, anche se nel Dna della squadra giallorossa c’è sempre la sofferenza. Basta un gol di Perotti per passare il turno in un girone che sembrava impossibile e che invece la Roma chiude al primo posto, mandando il Chelsea nell’urna delle seconde al sorteggio di lunedì prossimo e l’Atletico Madrid in Europa League. Un risultato clamoroso, che lancia Di Francesco sul grande palcoscenico europeo, porta in cassa almeno 15 milioni di euro e regala la speranza di un buon accoppiamento a febbraio, quando la Champions ripartirà. Il primo tempo è come camminare sui pezzi di vetro. Il QaRoma. Il Qarabag soffre subito un calcio più aggressivo e veloce.

All’8’ arriva il gol che scongela l’Olimpico. Fa (quasi) tutto Perotti, che parte in percussione ed entra in area smarcato da un bell’ assist di Strootman (di tacco): lo stanchissimo Dzeko non riesce a superare Sehic in uscita ma il pallone si impenna e Perotti, che ha seguito l’azione, deve solo appoggiarlo (di testa) nella porta vuota. Negli ultimi sei mesi l’argentino, che non ha mai avuto nel gol la sua arma migliore, ha segnato su azione la rete del 3-2 contro il Genoa, all’ultima giornata di campionato,che ha garantito l’accesso diretto alla Champions e ieri sera quella del passaggio del turno come prima nel girone. Pochi ma buonissimi. È nella storia della Roma la sofferenza finale, quando Alisson deve sporcare i guanti su colpo di testa di Michel. Dall’Olimpico a Tor di Valle. La Conferenza dei servizi ha approvato il progetto definitivo dello stadio di proprietà «con prescrizioni, osservazioni e raccomandazioni, adottando la variante». Una formula che dà il via libera con astuzia burocratica. I cantieri potrebbero aprire, nell’ipotesi più ottimistica, tra sei mesi. È comunque una vittoria del presidente James Pallotta e, soprattutto, del direttore generale Mauro Baldissoni. Il progetto è stato davvero a un passo dal fallimento, ora resta un’opera tutta da costruire ma possibile.

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