Il tempo di Totti. Roma e il 17 giugno, felicità e dolore di un anniversario

Totti è la Roma, ha sentenziato due anni fa la Curva Sud, il cuore pulsante del tifo giallorosso. Difficile non essere d’accordo con la gente che ha una Lupa tatuata sulla pelle. Francesco, per un numero infinito di anni, non è stato soltanto il Capitano della Roma, ma anche il capitano dei tifosi giallorossi. Perché a loro, nel bene e nel male, ha dedicato tutta la propria vita calcistica. Onorando come pochi altri la maglia dall’alto di un dna a prova di stilettate tosco-statunitensi. Ha vinto uno scudetto ma non se l’è tenuto per sé, l’ha immediatamente condiviso come dimostrato dalla dedica del 17 giugno di 18 anni fa subito dopo aver battuto all’Olimpico il Parma. E’ vostro, è vostro… il suo urlo dal campo un attimo dopo la prima delle tre reti tricolori. Francesco, del resto, da calciatore è sempre stato così: generoso come sanno esserlo soltanto coloro che amano distribuire il proprio sapere agli altri. Ha costantemente condiviso la sua arte con il prossimo, con i compagni, con la società, con la tifoseria. Ha scritto la storia della Roma sistematicamente in positivo, battendo tutti i record che poteva battere ed entrando così di diritto tra gli Intoccabili. Lo riporta Il Messaggero. 

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