Il Tempo – Braccio di ferro per Gervinho e Keita

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Otto giorni di libertà, a partire da stasera. Il rompete le righe di Garcia arriverà subito dopo il triplice fischio di Roma-Milan, qualche giocatore ha già la valigia pronta e l’aereo prenotato per domani: Maicon e Castan voleranno in Brasile, Iturbe in Argentina, Totti dovrebbe riposarsi prima in montagna e poi alle Maldive. Pjanic è partito ieri, la squalifica gli ha permesso di anticipare il ritorno in patria per le vacanze di Natale.

L’appuntamento a Trigoria è per il 29 e dovranno rispondere alla convocazione anche gli africani Gervinho e Keita. Il 3 gennaio è previsto il raduno delle partecipanti alla Coppa d’Africa, ma dietro al ritorno dell’ivoriano e il maliano al Bernardini c’è la voglia della società giallorossa di trattenere i due giocatori almeno per la gara con l’Udinese, il 6 del mese prossimo.

La Roma ha un discorso aperto con le federazioni. È quasi impossibile che riceva l’ok a tenerli fino al derby, di scena l’11 gennaio all’Olimpico, ad appena 6 giorni dall’inizio della competizione in Guinea Equatoriale. Va detto, però, che Gervinho e Keita sono capitati nello stesso girone, il D, l’ultimo a scendere in campo. La Costa d’Avorio comincia con la Guinea il pomeriggio del 20, Camerun-Mali si gioca tre ore più tardi. In pratica, gli africani si perderebbero tre partite di campionato (Udinese, Lazio e Palermo) solo per allenarsi con la propria nazionale.

La società fa leva su questo e può contare anche sulla voglia dei giocatori, in particolare di Keita, di restare nella capitale il più possibile per dare una mano. Influisce molto il fatto che il Mali non sia tra le favorite della Coppa africana. I gironi termineranno il 28 gennaio con Mali-Guinea e la Roma sarebbe ben contenta di consolare gli eventuali perdenti prima della sfida casalinga con l’Empoli. Per i toscani sarà il secondo viaggio nella capitale nel giro di due settimane: il 20 c’è la sfida di Coppa Italia, un altro obiettivo della Roma. «In fin dei conti – dice Keita – il calcio è sempre uguale: vincere è fondamentale. Garcia ha le qualità giuste per essere al livello di Guardiola,Totti è incredibile, io ho 34 anni e non sono sicuro di voler giocare fino a 38». Il contratto è in scadenza a giugno: «Spero di restare e chiudere qui la carriera».

Il Tempo

 

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