Il silenzio di Dan, un modo per dire “Mou sto con te”

La Repubblica (P. Torri) – Mister Dan ha parlato con il silenzio. Non tanto quello abituale e consolidato della famiglia Friedkin, scelto sin dal primo giorno, decisione mai tradita e rispettata con un rigore assoluto. Quanto, stavolta, con quello stampa.

Ufficializzato dalla società dopo la conferma delle due giornate di squalifica a José Mourinho, una sentenza che in casa romanista è sembrata una provocazione dopo l’apertura di un’inchiesta sul quarto uomo Serra, quello del battibecco (eufemismo) con lo Special One durante contro la Cremonese. Ecco, mister Dan gli ha risposto. La Roma sta con te, caro José. Lo è stata ieri, lo è oggi, lo sarà domani. Come da contratto. Firmato fino al 30 giugno 2024.

Un accordo di tre anni per costruire una Roma in grado di essere competitiva. E di tornare a vincere, obiettivo peraltro anticipato alla prima stagione con la Conference League alzata nel cielo di Tirana. Perché, in sostanza, anticipare un incontro quando c’è ancora per un anno e mezzo? Concetto difficile da metabolizzare per una proprietà born in the Usa.

Ci sarà tempo e modo per rivederci e programmare il futuro, magari con un accordo che preveda, come vorrebbe lo Special One, più ampi poteri al tecnico, quelli di una manager all’inglese, in grado di incidere sulle scelte di mercato, così come, ufficiosamente,
l’allenatore ha già fatto sapere attraverso i suoi ventriloqui. Di fatto mister Dan con la scelta del silenzio stampa ha confermato la sua fiducia al tecnico: resta con noi. Ora la palla passa a José.

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