La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – L’esame più difficile. Anche se i numeri dicono che l’attacco del Napoli non è il migliore della Serie A, per la quantità e per la qualità dei suoi uomini il reparto offensivo di Sarri è il più completo, e quindi il più difficile da affrontare, dell’intero campionato. Lo è per tutti, a maggior ragione per la Roma, la cui fase difensiva, fiore all’occhiello — almeno — dei primi 18 mesi targati Garcia, adesso lascia a desiderare.
NON AL VERTICE – C’è un dato, in merito, che fa riflettere: nei primi 5 campionati europei, andando a guardare le squadre che occupano le prime 4 posizioni in classifica, ce ne sono 6 che hanno subìto più gol dei giallorossi. La Roma ne ha presi 18 come il Caen in Francia, poi c’è il Monaco a 23, in Inghilterra il Leicester di Ranieri è a 21, in Germania Dortmund a 20 e Borussia Mönchengladbach a 23, in Spagna c’è il Celta Vigo a 22: tutti club che non hanno certo ambizioni da scudetto. Il Leicester è primo, ma non partiva per vincere la Premier, al contrario della Roma, che la Serie A vorrebbe — eccome — portarsela a casa. Per farlo va migliorato il rendimento a difesa del portiere visto che, guardando sempre i maggiori campionati d’Europa, le squadre che puntano a vincere stanno messe decisamente meglio: l’Inter ha subito appena 9 gol, il Barça 13 e l’Atletico 6, il Psg 8 come il Bayern, l’Arsenal 13 e il City 16. Il Chelsea invece, vera delusione della stagione, è a 24, e almeno in questo caso Garcia può consolarsi.
SEMPRE GOL – Magari si potrebbe consolare meglio vincendo al San Paolo, cosa che non gli è mai successa. Anzi, da quando è alla Roma ha preso 6 gol in 3 apparizioni a Napoli, nonostante non sia mai sceso in campo con lo stesso reparto: Torosidis, Manolas, Mapou e Holebas la scorsa stagione, Maicon, Benatia, Castan e Romagnoli l’anno prima in campionato, Torosidis, Benatia, Castan e addirittura Bastos in Coppa Italia. Domani toccherà, ovviamente, all’onnipresente Manolas con Florenzi, Rüdiger e l’altrettanto onnipresente Digne. Il francese ha ormai ampiamente superato le presenze della scorsa stagione al Psg tra campionato e Champions (16 contro 19) ed è a 1710’ giocati, mentre un anno fa si è fermato a 1304’. Non solo: ha già realizzato 4 assist, in due anni al Psg è arrivato a 5 complessivi. La stanchezza c’è e si fa sentire, domani gli verrà chiesto l’ennesimo sforzo e, forse, potrà riposare solo in Coppa Italia contro lo Spezia.
SFIDA DA PREMIER – In porta ci sarà Szczesny, sugli scudi col Bate. Lui il Napoli nel 2013 lo ha già affrontato in Champions: ha vinto 2-0 all’Emirates, ha perso con lo stesso punteggio al San Paolo, prendendo gol, neanche a dirlo, da Higuain e Callejon. I due attaccanti erano particolarmente in vena, come i compagni, viste le dichiarazioni non proprio tenere del polacco dopo la gara d’andata: «Abbiamo giocato così bene che non ho dovuto fare granché e ho visto la partita come un tifoso privilegiato, dal campo». Tanto per non usare, come sua abitudine, giri di parole. La sua speranza, domani, è di fare lo stesso.