Il Messaggero – Sabatini, blitz in Portogallo

Blitz di Walter Sabatini in Portogallo. Il ds giallorosso è volato ieri mattina a Lisbona. Per portare a Trigoria il difensore centrale titolare della nuova Roma: l’obiettivo è il nazionale Rolando, 27 anni, del Porto. Tirri, manager del calciatore smentisce la trattativa: “Costa troppo per l’Italia”. Il club giallorosso, però, è pronto a offrire 10 milioni. La missione a Lisbona è mirata. Si può anche pensare ad una visita interessata a Villas Boas, ma nella capitale portoghese c’è soprattutto Rolando in ritiro con la nazionale del ct Paulo Bento che sta preparando l’Europeo (ieri allenamento all’Estadio da Luz). In più, sempre a Lisbona, giocano altri calciatori seguiti da Sabatini nei mesi scorsi. Il viaggio è servito al ds per prendere informazioni di persona su Garay, 26 anni, e Witsel, 23 anni, del Benfica, il primo difensore argentino (il cartellino è metà del Real) e l’altro centrocampista belga (sta, però, per andare da Mourinho), e Xandao, 24 anni, dello Sporting Lisbona, centrale difensivo brasiliano con passaporto italiano.

Rolando, ormai da tempo, è il primo nome per la difesa della Roma della prossima stagione. Ieri il portoghese ha ribadito a Sabatini di essere pronto a vestire la maglia giallorossa. Il ds aspetta il rientro di Baldini domani a Roma, da Boston, per chiudere subito qualche acquisto. Il dg è negli Usa per fare un punto della situazione con Pallotta, socio forte del consorzio statunitense, sulle strategie della proprietà. Così Baldini avrà chiaro il budget da investire sul mercato e Sabatini potrà decidere come muoversi. Sono tre i colpi, uno per reparto, da mettere a segno. Il difensore centrale, e in questo senso il portoghese è in pole, il mediano, con preferenza per il ghanese Asamoah, 23 anni, dell’Udinese, e l’attaccante, con Palacio, 30 anni, del Genoa, già bloccato da marzo. “Non è detto che Asamoah lascerà l’Udinese: il calciatore non ha chiesto di andar via” ha avvertito ieri Fabrizio Larini, ds del club friulano. Il valore è di 15 milioni e la Juve sta sfidando la Roma. Che, in queste ore, per replicare alla società bianconera si è nuovamente informata sul giovane regista Verratti, 19 anni, del Pescara che ha alzato il prezzo del talentino: 10 milioni. Troppi per la Juve che avrebbe voluto spendere la metà. Sempre per il centrocampo, Marcelo Lombilla, manager di Gago che è in questi giorni a Roma, ha offerto il giovane argentino Lanzini, 19 anni e passaporto italiano, in prestito al Fluminense e di proprietà del River Plate, due società che sono in sintonia con la Roma.

Anche il presidente Preziosi chiede 10 milioni, ma Sabatini valuta Palacio al massimo 7-8. Il Genoa fa sapere che ci sono anche il Napoli e la Juventus sull’attaccante argentino proprio per mettere pressione al ds. Che comunque ha chiesto informazioni anche sul brasiliano Nilmar, 27 anni, del Villarreal.
In difesa dovrà arrivare almeno un terzino oltre al giovane mancino brasiliano Dodò. In mezzo, piace pur l’argentino Silvestre, 28 anni, del Palermo (Zamparini ha rivelato che lo vuole l’Inter). Ma molto dipende da Kjaer che è categorico: “Al Wolfsburg non voglio tornare e a Roma sto bene”. Il club giallorosso forse farà scadere l’opzione (data ultima il 30 maggio) per riscattare il danese, pagando 7 milioni, e trattare con la società tedesca subito dopo a un prezzo inferiore o addirittura a insistere sul prestito per un’altra stagione. E’ la stessa strategia che ha in mente la Juve con Borriello: per non spendere 8 milioni, il club bianconero rinuncerà a riscattare entro fine maggio il centravanti. Poi, su input di Conte, ne offrirà 4-5.

Stasera Vincenzo Montella lascerà Catania. In traghetto, direzione Civitavecchia, per effettuare il trasloco definitivo. Domani, dunque, sarà a Roma e potrà vedere Baldini e Sabatini. Ieri ha salutato i suoi collaboratori e i dipendenti, e prima della cena di fine anno, ha avuto una discussione con il presidente Pulvirenti che gli ha rinfacciato il colloquio avuto a gennaio, quando concordarono gli investimenti per la prossima stagione. L’Aeroplanino, però, gli ha ricordato il patto di un anno fa: la libertà in caso di chiamata di un grande club.

Il Messaggero – Ugo Trani

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