Il fattore Olimpico perduto e la vetta solitaria dell’Inter

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Il Tempo (G.Giubilo) – Nella domenica della normalità e una vigilia segnata dalla truffa alla Roma, confinata in piscina, e dal passo avanti della Juventus, frena anche la Fiorentina. Rincorsa affannosa per evitare la sconfitta contro l’Empoli avanti di due gol. Primo pareggio per i viola, casella cancellata anche dalle classifiche del Bologna e della Lazio, che conoscevano soltanto la vittoria o la sconfitta.

Ma l’Olimpico biancoceleste non è più un bancomat per Pioli: ne esce imbattuto anche il Palermo dalle inguardabili maglie verdi e gialle. Candreva ha parlato di punto guadagnato, il suo tecnico non l’ha presa molto bene. Il capitano mancato ha segnato su rigore, unica risorsa della Capitale nel fine settimana. Sul campo del Verona, in vertiginosa discesa verso la Serie B, come del resto il Carpi, aveva passeggiato il Napoli: Insigne e Higuain in gol, per il temporaneo primato degli azzurri di Sarri.

Per mantenerlo avrebbe dovuto affidarsi al Frosinone, impegnato nel posticipo serale a San Siro: troppo facile riprenderselo per l’Inter. Schieramento superoffensivo per Mancini, ma a spezzare l’equilibrio è forse il meno atteso, Biabiany, il raddoppio di Icardi è un virtuale sigillo. Tra otto giorni al San Paolo ci sarà il reale esame di laurea per la capolista. Romanzesca la sconfitta del Sassuolo a Marassi nei minuti di recupero. Se aveva qualche credito con la sorte, Gasperini ha incassato il saldo e può ringraziare.

Da domani si torna a parlare di Champions, ma nel suo viaggio a Barcellona la Roma dovrà superare il comprensibile terrore suscitato dal Clasico del Bernabeu. E pensare che Luis Enrique dovrebbe ritrovare anche Messi, panchinaro a sorpresa nella lezione di calcio impartita al Real.

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