Il Comune apre a Friedkin, mentre Lotito riflette

Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) – Per lo stadio la Roma dovrà aspettare ancora. Ma in Campidoglio c’è una percezione diversa nei confronti della nuova proprietà. Dopo Peloni, capogruppo Pd, ieri anche Stefano Fassina, deputato di LEU e consigliere capitolino di Sinistra per Roma, candidato alle primarie del centro sinistra per il Sindaco, si è espresso in favore dei Friedkin: “Io sono molto determinato a proporre una soluzione sia per la Roma che per la Lazio, punto a dare uno stadio ai tifosi con il massimo comfort“, ha detto nel corso del programma “Gli Inascoltabili” in onda su Nsl radio.

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E ha aggiunto: “La responsabilità della situazione che si è venuta a creare è di chi non vuole fare lo stadio, ma fare speculazione immobiliare come era ahimè il progetto a Tor di Valle. Non mi piacciono le speculazioni immobiliari, dobbiamo lavorare tutti insieme e il cambio di proprietà della Roma mi fa ben sperare perché mi sembrano interlocutori più seri rispetto a quelli che c’erano prima“.

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Una bordata nei confronti di Pallotta e dei suoi collaboratori che si sono occupati di stadio. Intanto slitta ancora, a giugno, la firma del rogito dei terreni di Tor di Valle da parte di Vitek, che con la sua società resta determinato nel portare in tribunale la Roma. Nel frattempo Lotito ha preso contatti con l’immobiliarista ceco, parlando con alcuni politici romani avrebbe manifestato l’intenzione di prendere in considerazione l’area di Tor di Valle per lo stadio della Lazio. Potrebbe rilevare e modificare il progetto già ben avviato.

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