Leggo (F. Balzani) – Nessun ultimatum, ma la necessità di invertire subito la rotta per non buttare un’altra stagione. I Friedkin sono sbarcati ieri a Roma per fare quadrato intorno a Daniele De Rossi e capire cosa non sta funzionando in questo inizio campionato dopo un mercato da oltre 100 milioni. I proprietari americani, arrivati a Ciampino direttamente da Houston intorno alle 14,30, a Trigoria hanno parlato anche con lo staff dirigenziale per fare chiarezza sul momento no che vede i giallorossi a soli tre punti in 4 partite e con appena due gol segnati (non accadeva dal 1991).

La fiducia in De Rossi, per ora, non è in dubbio anche se i tifosi cominciano a spaccarsi sulla permanenza del tecnico. In molti chiedono l’arrivo di Allegri, ma altrettanti sono quelli che sono dalla parte dell’ex capitano. Gli impegni “morbidi” in casa con Udinese e Venezia possono essere l’occasione di rilanciarsi a patto di risolvere alcuni dilemmi tecnico-tattici: dal ruolo di Dybala ai ritardi di preparazione di Hummels ed Hermoso passando per la rivalutazione di giocatori cardine come Paredes e Soulé.

Intanto, però, arrivano altri guai per De Rossi. Ieri è stata confermata, infatti, la frattura composta del malleolo mediale per Saelemaekers che oggi sarà operato. Il belga resterà ai box per due mesi e proverà a recuperare dopo la sosta di metà novembre. Ora sono tre le strade: accelerare il periodo di ambientamento di Sangarè, Dahl e Saud , riportare Zalewski in rosa dopo l’esclusione causata dal mancato rinnovo o dare fiducia a un altro giovane dopo Pisilli. In quel ruolo, infatti, gioca Mattia Mannini.