Il bene comune al di sopra delle guerre interne

E’ comprensibile sfogare rabbia e dolore in uno dei momenti più delicati della storia della Roma. Lo è per i tifosi e, a parte loro, nessuno è senza colpa. Nessun dirigente ha diritto a combattere una guerra privata sulla pelle della Roma, che sia Boston, Londra o Trigoria. Tutto passa ma i colori giallorossi restano al di là degli uomini chi ci sono stati, ci sono e ci saranno. Il bene comune da tutelare è la Roma. Lo scrive il Corriere della Sera.

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